Cassino, incidente sul lavoro in Comune: indagine archiviata per il sindaco

Il fatto risale al 2020: il gip non ravvisa responsabilità del datore di lavoro

Cassino, incidente sul lavoro in Comune: indagine archiviata per il sindaco
di Vincenzo Caramadre
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Sabato 6 Aprile 2024, 21:36

Incidente sul lavoro in comune a Cassino: procedimento penale archiviato per il sindaco Enzo Salera e per un responsabile del servizio. La decisione è arrivata dal gup del tribunale di Cassino Alessandra Casinelli. L’udienza di opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dalla difesa del lavoratore c’è stata qualche settimana fa, ma nella giornata di ieri, 5 aprile, è stata depositata l’ordinanza.
I fatti per i quali il sindaco Enzo Salera ha rischiato di finire sotto processo con l’accusa di lesioni colpose risalgono al 29 ottobre 2020. L’operaio quel giorno era impegnato nella sostituzione di una plafoniera all’interno del palazzo comunale, finì rovinosamente a terra e cui lui anche un altro dipendente che era sulla stessa scala a “libretto” e che si aprì in maniere anomala. L’addetto al servizio riportò alcune ferite e dopo qualche tempo furono avviate le indagini, su istanza del lavoratore, per il reato di lesioni colpose da addebitare al datore di lavoro.
LE INDAGINI
Le indagine espletate dalla procura, con la relazione della Asl, però, fin da subito accertarono che non c’erano responsabilità indirette o funzionali da parte di terzi e per questo venne avanzata la richiesta di archiviazione.
Ma l’uomo non si diede per vinto e, tramite il suo legale, presentò opposizione all’archiviazione.
Adducente responsabilità in ordine alla mancata distribuzione di idonea strumentazione: perché la scala era usurata, priva di rivetti di bloccaggio e della fune per evitare l’apertura anomale. Con la conseguente conclusione di “responsabilità colposa” nei confronti del sindaco e del responsabile.
Il gup Casinelli invece ha ordinato l’archiviazione perché ha ritenuto, al pari del pubblico ministero, che “non vi è responsabilità del datore di lavoro”. L’elemento materiale che il giudice ha ritenuto di focalizzare è stato il sovraccarico provocato alla scala con due persone presenti nello stesso momento. “Cio - si legge nel provvedimento - ha sottoposto la scala a uno sforzo di resistenza superiore rispetto al consentito”. Dunque la condotta del lavoratore ritiene il giudice, da sola ha innescato un “rischio esorbitante”. C’è stata l’ordinanza con la quale è stata archiviata l’indagine di natura penale.
 

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