Anagni invasa dai turisti per le giornate curate dal Fai

Anagni invasa dai turisti per le giornate curate dal Fai
di Paolo Carnevale
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Lunedì 16 Ottobre 2023, 09:01 - Ultimo aggiornamento: 10:35

Fine settimana da incorniciare per Anagni, che sabato e domenica scorsa è stata invasa dai turisti che hanno approfittato della due giorni organizzata dalle giornate del Fai d'autunno. Tra le altre location è stato possibile visitare il Convitto Principe di Piemonte, che ha all'interno un vero e proprio gioiello come la chiesa di San Pietro in Vineis ed i suoi meravigliosi affreschi. Anche la visita alla struttura del Convitto, che ha al suo interno l'unico teatro presente in città (anche se da tempo purtroppo non è possibile utilizzarlo) è stata particolarmente apprezzata. È stato poi possibile anche fare un salto all'interno del Museo archeologico aperto appena qualche mese fa. Ed osservare un vero e proprio gioiello, la cripta di San Vito, di solito chiusa al pubblico ed aperta specificamente per questa circostanza. Tanti anche quelli che si sono riversati a Palazzo Bacchetti, sede della Casa della Cultura, e Casa Barnekow, che secondo la leggenda avrebbe ospitato Dante per una notte, durante il trasferimento da Firenze a Roma. Ovviamente non è mancata la visita a quello che è forse il luogo più conosciuto della città; ovvero la cattedrale di Santa Maria con la cripta di San Magno.

GUIDE SPECIALI

Da sottolineare anche il fatto che, in tutti questi appuntamenti, i partecipanti alle giornate anagnine del Fai hanno potuto usufruire di guide d'eccezione: cioè i tanti studenti provenienti da alcune scuole superiori della provincia di Frosinone. Il bel tempo ha anche permesso di effettuare un'immersione nel centro storico, approfittando delle tante possibilità enogastronomiche della città. A dimostrazione di come questi eventi possono essere un traino importante per l'economia della zona. A maggior ragione per città come Anagni che da tempo hanno palesato la propria volontà di puntare sul turismo culturale ed enogastronomico per il proprio sviluppo.
Paolo Carnevale
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