Fisco, tre aliquote e tetto alle detrazioni in rapporto al 730: sconti più alti a chi guadagna di meno

Martedì 7 Marzo 2023, 00:04 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 12:57

PLAFOND

Dietro ogni detrazione c’è l’interesse particolare di una determinata categoria che osteggia in ogni modo il taglio del suco “sconto”. Allora l’idea che sarebbe maturata al ministero dell’Economia, e che dovrebbe trovare spazio nella delega fiscale, è di invertire in qualche modo questo meccanismo. Non sarà più il governo a scegliere quali detrazioni tagliare, ma toccherà al singolo contribuente fare una scelta. In che modo? Assegnando una sorta di “budget” al contribuente. Un plafond massimo annuale di sconti che sarà calibrato in base al reddito. Per conoscere i dettagli di questo meccanismo, sarà tuttavia necessario attendere i decreti attuativi. La riforma fiscale, infatti, sarà presentata come una “legge delega”, con la quale il governo chiederà al Parlamento un mandato a intervenire. Nella delega, dunque, saranno fissati i principi generali che poi andranno definiti nei decreti attuativi. Uno dei principi cardine sarà comunque che le detrazioni dovranno aiutare maggiormente i redditi medio-bassi. Principio, del resto, già introdotto nell’ordinamento che ha fissato un taglio delle detrazioni del 19 per cento a partire da 120 mila euro fino ad azzerarle a 240 mila euro di reddito.
Resta da vedere se alcune detrazioni normalmente considerate “intoccabili”, come quella sui mutui o sulle spese sanitarie, entreranno in questo meccanismo o ne saranno escluse.

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