Nel primo semestre dell'anno il gruppo Unipol ha registrato un utile netto di 517 milioni, in calo del 24% rispetto ai 684 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente su cui pesavano componenti straordinarie per circa 279 milioni legate al consolidamento pro-quota del risultato di Bper, l'istituto bancario basato a Modena di cui la compagnia assicurativa bolognese ha rilevato il 20%. La raccolta diretta è cresciuta invece del 12,6% a 7,5 miliardi.
In particolare, la raccolta nel comparto danni, segna un +4% a 4,3 miliardi, a cui contribuisce la controllata UnipolSai per 3,4 miliardi (+1,6%). UniSalute ha raccolto premi per 405 milioni (+34,6%), anche in conseguenza dell'avvio del progetto UniSalute 2.0, grazie al quale le reti distributive e di bancassicurazione della società propongono alla clientela i prodotti della compagnia. Linear, la controllata che vende polizze online, ha totalizzato invece premi per 105 milioni (+6%).
Il comparto auto è in aumento dell'1,6% con premi per quasi 2 miliardi, risentendo positivamente degli aumenti tariffari «volti - spiega la società - a contenere gli effetti di ripresa della frequenza e di incremento del costo medio dei sinistri legato alla dinamica inflattiva». Il settore vita segna invece una raccolta di 3,1 miliardi (+27%). Fra le attività non assicurative del gruppo, la fine dell'emergenza Covid e la ripresa del turismo hanno favorito il settore alberghiero (con il gruppo Una) che ha registrato un risultato ante imposte positivo per 13 milioni.
Per quanto concerne l'indice di solvibilità di gruppo, al 30 giugno 2023 il rapporto tra fondi propri e capitale richiesto è pari al 218% (200% del 31 dicembre 2022).
Venendo alle previsioni per l'intero 2023, il gruppo sottolinea l'effetto dei danni derivanti dalla «ricorrenza di eventi atmosferici che stanno colpendo ripetutamente il territorio nazionale».