Superbonus 110, arriva modulo lavori unico valido in tutta Italia: come funziona

Superbonus 110, arriva modulo lavori unico valido in tutta Italia: come funziona
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Sabato 24 Luglio 2021, 11:14 - Ultimo aggiornamento: 22:14

Superbonus 110. Arriva un modulo unico, valido in tutta Italia, per la Comunicazione di inizio lavori. Lo annuncia il ministero della P.A, spiegando che «per assicurare la massima operatività e l'uniforme applicazione delle semplificazioni su tutto il territorio nazionale, il Dipartimento della Funzione pubblica sta lavorando con le Regioni, l'ANCI e tutte le altre amministrazioni interessate alla predisposizione di un modulo per presentare al Comune la comunicazione dei lavori per il superbonus (CILA-Superbonus), valido su tutto il territorio nazionale».

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Superbonus 110, arriva modulo lavori unico valido in tutta Italia

Per tutti gli interventi che rientrano nel superbonus, compresi quelli che riguardano parti strutturali degli edifici e i prospetti, potranno essere realizzati con una semplice comunicazione al Comune, asseverata dal tecnico (Cila- Superbonus): le norme approvate sfoltiscono così l'eccesso di adempimenti burocratici che hanno frenato fino ad oggi l'accesso alla misura soprattutto da parte dei condomìni.

Esclusi dalla semplificazione , come si evince dalle slide del ministero della Pubblica Amministrazione, solo gli interventi che prevedono la demolizione e la ricostruzione degli edifici. Massima semplificazione anche per gli interventi in edilizia libera, per i quali basterà una semplice descrizione. Non sarà necessario neanche presentare l'agibilità, dato che gli interventi previsti dal superbonus migliorano l'efficientamento energetico e quello antisismico.

I NUMERI

In oltre un anno dalla sua nascita e a metà della sua vita potenziale, almeno sulla carta, infati il Superbonus 110% ha speso meno del 20% della sua dote da 18 miliardi e ha perso l’80% dei suoi seguaci originari per la strada. Troppi paletti e troppe incognite. Un dedalo di adempimenti e requisiti per le agevolazioni fiscali legate al superefficientamento energetico che si infrangono contro la nebbia fitta che avvolge anche tempi e modalità per la cessione del credito, un volano indispensabile per lo stesso Superbonus, in mano alle banche che però devono fare i conti anche con la fragilità di imprese più piccole. È dunque una misura al rallentatore, frenata dalla burocrazia e dall’incertezza quella fotografata dall’ultima analisi di Nomisma.

Così, proprio mentre il mondo dell’edilizia riesce a strappare una promessa dal ministro Enrico Giovannini per la tanto agognata proroga della misura al 2023 - ma in sede di legge di Bilancio - si registra un primo «effetto di rassegnazione e scoraggiamento» da parte delle famiglie, dice Nomisma. «Il quadro attuale mostra un percorso ad ostacoli» in cui crescono gli interventi «ma non con la velocità attesa», spiega l’analisi del 110% Monitor, l’osservatorio trimestrale lanciato da Nomisma e curato da Marco Marcatili, responsabile della sezione Sviluppo e sostenibilità dell’istituto. Il nuovo modulo è ispirato proprio ad agevolare la ripresa delle domande.

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