Dalmine, Breno, Gardone, ma anche Gioia Tauro, Camerino, Somma Lombarda. Civita Castellana, Piandimileto, Arcene, Camerano. Sono le filiali di Ubi banca, dislocate nelle varie provincie italiane oggetto dell'accordo integrativo stipulato nella serata di giovedì 12 tra Intesa Sanpaolo e Bper, che va a modificare il primo accordo del 17 febbraio, complementare all'ops lanciata da Ca' de Sass su Bergamo e successivamente rivisto altre tre volte: 19 marzo, 15 giugno e 5 agosto 2020. Inizialmente gli sportelli da trasferire erano 532, adesso sono saliti a 620, non tutti con la stessa struttura. Il Messaggero.it è in grado di rivelare tutte le filiali destinate entro la prima metà del 2021, a cambiare le proprie insegne da Ubi a Bper. Intesa Sp è stata costretta a privarsi di queste filiali per rimanere all'interno delle quote di mercato tollerate, come prescritto dall'Antitrust ed evitare posizioni dominanti nei vari territori. L'Antitrust aveva inizialmente posto come scadenza per il trasferimento degli sportelli il 17 gennaio 2021, ma le grandi manovre di riorganizzazione, data la complessità, hanno portato la banca guidata da Carlo Messina a richiedere una proroga all'Autorità sulla concorrenza.
L'ultimo aggiustamento è frutto della ricognizione della struttura distributiva di UBI Banca, e completa la definizione delle filiali per procedere all’individuazione delle risorse umane da includere nel perimetro del ramo oggetto di acquisizione.
Il perimetro del ramo risulta, pertanto, costituito da 486 Filiali dotate di autonomia contabile e radicamento dei rapporti giuridici con la clientela (7 in più rispetto a quanto stabilito dalle parti), e da 134 cosiddetti punti operativi1 funzionali al presidio commerciale della clientela delle filiali, privi di autonomia contabile.
Va considerato che per Punti Operativi si intendono: 1) punti vendita dotati di un codice CAB senza autonomia contabile e commerciale, ma dipendenti da una filiale-madre sui quali non vengono, però, radicati i rapporti con la clientela; 2) per la rete UBI, mini-sportelli tesorerie cioè punti vendita dotati di CAB senza autonomia contabile, dipendenti da filiale madre, dedicati alla gestione di un accordo di tesoreria rilevante con un ente e generalmente ubicati presso l’ente stesso; 3) corner imprese/private cioè uffici interni distaccati, senza autonomia contabile, istituiti per il presidio della clientela a valore aggiunto.
Covid Veneto, bollettino: 3.605 nuovi contagi. Luca Zaia: "Niente happy hour a mezzogiorno". L'ordinanza
Sull'emergenza "chiedo a tutti i veneti di stringere i denti, di rispettare le nuove restrizioni. Il senso dell'ordinanza di ieri non è quello di trovare la scappatoia per fare l'happy hour a mezzogiorno".
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