Si tratta della prima, significativa applicazione della nuova norma - ha dichiarato il vice capo di gabinetto del MiSE, Giorgio Sorial - che «introduce, per i lavoratori dipendenti nelle imprese del settore call center, nuove misure di sostegno al reddito. La soddisfazione per il risultato raggiunto è massima: il governo, grazie alla recente approvazione in via definitiva del cosiddetto decretone, ha aperto la strada ad altri interventi a favore dei dipendenti dei call center che versano in difficoltà».
Nello specifico, l’accordo sottoscritto prevede il sostegno al reddito «per dare continuità al piano di risanamento e per far fronte al protrarsi delle difficoltà che hanno originato l’intervento di assegno ordinario concordato nell’accordo del 30 luglio 2018». Il sostegno sarà erogato «dal 1 aprile 2019 e fino al 31 dicembre 2019 per un numero massimo di 49 lavoratori con sospensione fino a zero ore settimanali». In virtù dell’applicazione di questa norma - ha continuato Sorial «Comdata potrà usufruire di uno strumento utile al fine di superare il momento di crisi mantenendo l'apertura del sito di Pozzuoli e la salvaguardia dei livelli occupazionali».
In base all’accordo, l’azienda anticiperà ai lavoratori l’indennità a carico dell’Inps, per le settimane di sospensione dal lavoro. Le parti, infine, hanno concordato di incontrarsi «all’inizio del prossimo mese di giugno al fine di verificare l’evolversi della situazione sul territorio».
Comdata Group, ha sede a Milano, realizza un fatturato di circa 1 miliardo di euro con un team composto da più di 50.000 dipendenti che lavorano utilizzando 30 lingue in 4 continenti e 22 nazioni e conta oltre 670 clienti. Recentemente si è aggiudicato la gara per la gestione dei servizi del Contact Center Multicanale di Inps-Equitalia. Il gruppo gestirà il Contact Center dell’istituto per i prossimi due anni, con opzione per un prolungamento di un ulteriore anno.
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