Pirelli, ChemChina: niente rilancio, la società resterà italiana. Ren Jianxin: “Non cambieremo nulla”

Pirelli, ChemChina: niente rilancio, la società resterà italiana. Ren Jianxin: “Non cambieremo nulla”
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Lunedì 30 Marzo 2015, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 11:34
Nessun rialzo dell'offerta di ChemChina per la Pirelli, nonostante il mercato avesse scommesso su una battaglia a colpi di opa per la società italiana specializzata degli pneumatici. A confermarlo ieri è stato Ren Jianxin, presidente della compagnia chimica cinese, che ha siglato l'accordo per rilevare la compagnia di Marco Tronchetti Provera.



La China National Chemical non sborserà più dei 7,7 miliardi annunciati una settimana fa, benché la performance del titolo Pirelli bo borsa suggerisca che gli operatori scommettono su un rialzo del prezzo dell'opa (il titolo ha chiuso a 15,46 euro, oltre i 15 euro messi sul piatto dalla ChemChina).



Il manager cinese ha confidato anche che non intende cambiare Pirelli, la quale dovrà restare radicata in Italia, come è sempre stato. “Non proveremo a cambiarla. Pirelli è Pirelli”, ha affermato spiegando che la sua preoccupazione è che “ sia danneggiata l'integrità e il brand”.



Pirelli insomma è italiana e lo resterà, secondo i piani di Ren Jianxin, che ha corteggiato per anni il gruppo di Tronchetti Provera, venendo spiazzata dalla marcia dei russi di Roseneft quattro anno fa. Ma il manager di ChemChina ha saputo aspettare e oggi viene ricompensato.



Secondo il magnate cinese, grazie alla sua società, Pirelli ha tutto da guadagnare ed “allargherà il raggio di azione soprattutto in Asia”. ”Non ci saranno cambiamenti del gruppo dirigente e con Tronchetti - che l'uomo d'affari asiatico definisce “grande manager e uomo affascinante” - saranno nozze felici, perché Ren Jianxin dice di aver ancora molto da imparare.



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