Pirelli, il controllo passa ai cinesi Tronchetti: ruolo chiave di Camfin

Pirelli, il controllo passa ai cinesi Tronchetti: ruolo chiave di Camfin
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Mercoledì 12 Agosto 2015, 06:03 - Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 09:48
Nel giorno in cui la Cina svaluta lo yuan per dare impulso all'export, ChemChina diventa ufficialmente il nuovo azionista di maggioranza di Pirelli che, però, continuerà ad avere sede, guida e tecnologie italiane, grazie alla leadership di Marco Tronchetti Provera. Marco Polo Industrial Holding, indirettamente controllata al 65% da China National Chemical Corporation (facente capo al governo di Pechino tramite Cnrc) e al 35% da Camfin, ha perfezionato, ieri sera, l'acquisizione del 26,2% della Bicocca e di conseguenza promuove l'opa obbligatoria sulle azioni della Bicocca e un'opa volontaria sulle risparmio. L'opa dovrebbe essere lanciata il 7 settembre, sempre che la Consob autorizzi il prospetto.



L'intera operazione è costruita sul ruolo e le capacità di Tronchetti che i cinesi hanno voluto confermare per altri cinque anni, con pieni poteri, compreso quello di designare il suo successore. «Camfin reinvestirà nell'opa su Pirelli fino a oltre un miliardo - dichiara il patron del gruppo - continuando a mantenere un ruolo centrale nel futuro azionariato al fianco di ChemChina». Infatti, «management, tecnologie e sede rimarranno italiani come è stabilito dagli accordi». Tra l'altro sempre ieri sono stati sottoscritti i patti tra i soci che garantiscono la governance con specifiche minoranze di blocco. «Continueremo a gestire la Pirelli come abbiamo fatto finora - prosegue il leader - puntando a far crescere un'azienda che è da sempre multinazionale e attiva sui mercati di tutto il mondo». La complessa struttura che regge l'offerta è stata leggermente modificata con la presenza, al fianco di ChemChina, di Silk Road Fund Co (un altro investitore orientale) mentre la quota di Intesa Sanpaolo è stata trasferita alla controllata Manzoni. Eletto il cda dell'offerente: presidente Bai Xinping, ad Tronchetti. Dal board della Pirelli, invece, si sono dimessi i banchieri Paolo Fiorentino (Unicredit) e Gaetano Miccichè (Intesa Sp).



ESBORSO DA 5,5 MILIARDI

L'opa obbligatoria sarà lanciata sul 76,58% del capitale del colosso degli pneumatici a 15 euro per azione (lo stesso prezzo di acquisto del 26,2% di Camfin). In caso di adesione totale l'offerta avrà un controvalore massimo di 5,46 miliardi. L'opa volontaria sulle risparmio, sempre a 15 euro per azione, comporterà invece un esborso massimo di 183,76 milioni. L'operazione verrà coperta per 2,1 miliardi con apporti di capitale dei soci e per massimi 3,6 miliardi con una linea di credito messa a disposizione da un pool di banche. L'intenzione, se Marco Polo riuscirà a detenere oltre il 90% del capitale, è di revocare le azioni dalla quotazione: subito dopo Pirelli viene divisa in due, Industrial (gomme per campion e mezzi pesanti) sarà integrata con Aeolus, dando vita a una primi gruppi del mondo. Dopo quattro anni Tronchetti avrà la possibilità di riportare in Borsa la nuova società.