Manovra, sì della minoranza Pd
Il governo accelera sulla local tax

Manovra, sì della minoranza Pd Il governo accelera sulla local tax
di Luca Cifoni
2 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Novembre 2014, 19:36 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 08:30

Una mina politica in meno e alcuni nodi ancora da sciogliere per la legge di Stabilità che ha iniziato il suo breve percorso nell'aula della Camera. Sul testo, come già annunciato, il governo chiederà la fiducia che sarà votata separatamente a partire da domani pomeriggio sui tre mega-articoli nei quali il provvedimento è stato suddiviso. Ci sarà anche il sì dei deputati della minoranza del Partito democratico che invece non avevano votato il disegno di legge in materia di lavoro, il cosiddetto Jobs Act.

Ma dal punto di vista dei contenuti la partita si giocherà al Senato.

Durante la seconda lettura della legge il governo dovrà infatti scoprire le carte sui temi ancora rimasti in sospeso: tra questi anche l'ormai famosa local tax, la tassa comunale unica destinata ad accorpare Imu e Tasi, in chiave di semplificazione per il contribuente. La questione si presenta non semplice dal punto di vista tecnico, ma il governo pare determinato a risolverla, in modo da far debuttare il nuovo tributo dal 2015.

Sostanzialmente, le aliquote delle due attuali imposte verranno sommate: per l'abitazione principale quella base verrebbe posta al 2,5 per 1000 della Tasi, con la possibilità per i Comuni di portarla fino al 5 ed una detrazione fissa intorno ai 100 euro. Per gli altri immobili il tetto verrebbe posto al 12 per mille, mentre oggi si può arrivare al massimo all'11,4. La local tax è destinata ad assorbire anche l'addizionale comunale Irpef, che tornerebbe allo Stato in cambio del gettito sui fabbricati produttivi (di fatto equivalente a quello dell'addizionale).

In pratica per i contribuenti il prelievo dell'addizionale andrà a sommarsi a quello dell'Irpef statale: siccome però per l'addizionale ci sono aliquote variegate, dallo zero delle città più virtuose allo 0,9 per cento di Roma, l'applicazione del livello medio penalizzerebbe alcuni cittadini e ne favorirebbe altri. L'intenzione dell'esecutivo è fare in modo che queste differenze vengano poi appianate tramite compensazioni finanziarie ai Comuni e ulteriori ritocchi alla local tax.

© RIPRODUZIONE RISERVATA