L'INCERTEZZA
È in questo clima di incertezza e preoccupazione che i sindacati, denunciando l'assenza di un confronto sul Piano industriale e la presenza di «atti unilaterali nei confronti del lavoro, in violazione del contratto e degli accordi», hanno aperto formale vertenza nei confronti di Alitalia: una procedura che, se non dovessero arrivare risposte, porterà ad un primo stop a febbraio. I sindacati chiedono che non venga eluso un confronto con loro e si dicono fin da subito disponibili ad un «percorso serio» con l'azienda sia sul Piano industriale che per l'apertura del tavolo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto a fine dicembre. Intanto prosegue l'approfondimento sul Piano industriale, come chiesto dal governo. Il presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro ha detto di essere in attesa «di avere una verifica e una condivisione del piano» e ha ribadito che il mestiere della banca è di «esaminare proposte di business plan e finanziare le iniziative che hanno possibilità di successo». L'ad Cramer Ball, nella volontà di rendere il Piano ancora più credibile, sta poi lavorando alla ricerca di un nuovo advisor che fornirà una certificazione ulteriore e verificherà anche la solidità degli aspetti di previsione: Ball, secondo quanto si apprende, proporrà una rosa di nomi, mentre la selezione spetterà al board (che potrebbe tornare a riunirsi entro fine mese). Secondo fonti solitamente bene informate, infine, potrebbe esserci un nuovo ingresso nel cda della compagnia, con l'arrivo di una figura più vicina alla proprietà di Etihad, l'uomo d'affari Ahmed Ali Al Sayegh.