Oltre 15 anni di abbandono e ora 18 mesi di lavori. Poi, la rinascita: l'ex Centro direzionale Alitalia di Muratella, nel Municipio Roma XI, uno dei grandi buchi neri di Roma, scompare. Al suo posto, un nuovo quartiere: 1.300 appartamenti di cui 320 saranno per alloggi a prezzo calmierato; una scuola, dal nido alle medie; aree verdi. Poi anche parcheggi, negozi e un auditorium. Il primo colpo di benna per tirar giù le vecchie palazzine dell'Alitalia lo hanno dato, simbolicamente, ieri il sindaco, Roberto Gualtieri, e l'assessore all'Urbanistica, Maurizio Veloccia.
Spiega Veloccia: «Il primo buco nero che è stato cancellato è quello dei residence di Bravetta, poco distante da qui.
Parliamo del quadrante compreso fra l'autostrada Roma-Fiumicino e la Magliana, dove Dino Viola aveva pensato allo stadio per la Roma, dove Renato Zero aveva immaginato di poter realizzare Fonopoli e dove, alla fine, dopo l'addio di Alitalia, era rimasto solo un campo rom.
I NUMERI
Il valore dell'investimento è di 300 milioni di euro economicamente sostenuto dalla società CPI, proprietaria dell'area ieri rappresentata dai suoi vertici: Giuseppe Colombo, amministratore unico; Mirko Bertaccini, general manager e Michele Dal Prato, direttore tecnico. Con questo investimento, verranno abbattute le quattro palazzine del vecchio centro direzionale Alitalia abbandonato dal 1991 e ormai nel pieno e totale degrado. E verranno costruite circa 1.300 unità abitative, di cui 320 destinate alla locazione a canone calmierato per l'edilizia sociale; un plesso scolastico (primaria e secondaria) con auditorium; un supermercato e attività commerciali di vicinato; un sistema della mobilità che incentivi l'uso dei mezzi pubblici e la condivisione dei mezzi di trasporto (bikesharing, car-pooling e car-sharing).
«È un progetto che non consuma nuovo suolo», dice ancora Veloccia che aggiunge: «È un'operazione di rigenerazione complessiva del quadrante che avviene dopo la possibilità data agli abitanti di Muratella di trasformare le loro case in case di proprietà. Un quartiere che sta cambiando pelle da molti punti di vista. Inoltre, i 320 alloggi di housing sociale appartamenti saranno affittati a 5 euro al metro quadro. Un appartamento di 70 metri quadri sarà affittato a 350 euro al mese. Questo sarà per giovani coppie e per quelle persone che non possono permettersi di comprare casa sul mercato libero. Quindi un intervento socialmente molto importante. La demolizione sarà controllata, ci è stato assicurato che il cemento e il ferro verranno in parte riutilizzati. Abbiamo quindi una economia circolare perché 100 mila metri cubi di cemento verranno riutilizzati».