Si tratta - si spiega - di una evoluzione che «trova origine nella “triade del rischio” che ha avuto ampio risalto nella Relazione annuale dell'anno scorso, ovvero una crescita della produttività insolitamente bassa, livelli di indebitamento insolitamente elevati e margini di manovra delle politiche insolitamente limitati. Di qui l'invito della Bri a «sfruttare i venti a favore per rafforzare le capacità di tenuta dell'economia, sia a livello nazionale sia a livello mondiale».
E se «un elemento chiave è quello di innalzare il potenziale di crescita, a livello nazionale - si specifica - questo significa riequilibrare le politiche a favore delle riforme strutturali, alleviando l'onere eccessivo che ha gravato sulla politica monetaria». «A livello mondiale - conclude il rapporto - significa rafforzare l'approccio multilaterale alle politiche, l'unico in grado di far fronte alle sfide comuni che si profilano sullo scenario globale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA