Kenya, assorbenti inaccessibili per le ragazze povere, fondazione italiana interviene per aiutarle

Kenya, assorbenti inaccessibili per le ragazze povere, fondazione italiana interviene per aiutarle
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Giovedì 25 Febbraio 2021, 16:39 - Ultimo aggiornamento: 16:45

Dopo che in Kenya l'anno scorso una ragazzina si era suicidata a seguito delle umiliazioni subite dalla sua insegnante perchè aveva il vestito sporco di sangue e lei, poverissima, non poteva permettersi un tampone igienico, si sono mosse a livello internazionale diverse iniziative per aiutare le adolescenti degli slum. 

La Fondazione Fontana Onlus, insieme a due associazioni partner locali, ha avviato un progetto nella provincia di Nyahururu per aiutare e sostenere queste ragazze. In pratia ha avviato la produzione di assorbenti riutilizzabili a livello locale e ora conta di ampliare questa attività. Contemporaneamente stanno promuovendo anche la formazione delle donne e delle ragazze.



Il dramma della ragazzina keniota ha acceso i riflettori su un problema che si trascina da tempo. La ricerca di Menstrual Hygiene Day, una piattaforma per organizzazioni senza scopo di lucro e agenzie governative per promuovere la salute mestruale, mostra che il 65% delle donne e delle ragazze in Kenya non può permettersi gli assorbenti igienici.

La ricerca mostra che solo il 50% delle ragazze discute apertamente delle mestruazioni a casa e solo il 12% si sentirebbe a proprio agio nel ricevere informazioni dalla madre. Solo il 32% delle scuole rurali ha un bagno adeguato dove le ragazze possono cambiarsi in sicurezza. Ci sono anche statistiche che segnalano come le mestruazioni siano legate a disuguaglianza di genere e ignoranza, due utenti su tre ricevono gli assorbenti dai partner sessuali e una ragazza su quattro non associa le mestruazioni alla gravidanza.

L'accesso limitato agli assorbenti igienici si è poi aggravato dalla pandemia COVID 19, che ha colpito il reddito delle famiglie povere, e dalla chiusura delle scuole. Molti programmi scolastici, infatti, hanno inserito la distribuzione di assorbenti alle studentesse con meno possibilità economiche.

Questa mancanza ha costretto, in casi limite, alcune ragazze a prostituirsi per avere il denaro necessario agli assorbenti igienici. Altre hanno denunciato di essere ricorse a metodi inaffidabili e antigienici per trattenere il flusso come vestiti, carta velina o persino terra.
 

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