Angela Merkel, la forza tranquilla di una leader che ha cambiato il volto della Germania

Angela Merkel, la forza tranquilla di una leader che ha cambiato il volto della Germania
di Maria Latella
4 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Settembre 2021, 09:22

«Se i carri armati avessero l'intelligenza e lo spirito degli esseri umani, Angela Merkel ne incarnerebbe uno». L'immagine rende bene il carattere e la forza della donna che dopo sedici anni si appresta a lasciare le redini della Germania e dell'Europa. Si legge nella bella biografia di Massimo Nava Angela Merkel, la donna che ha cambiato la storia pubblicato da Rizzoli.
Nava, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera, inviato in Germania negli anni della riunificazione e poi a lungo corrispondente da Parigi, ha lavorato sulle fonti già note ma ha pure incontrato decine di persone che in questi anni hanno avuto accesso alla cancelliera, incluso il premier italiani Mario Draghi.


Le leader

In un'Europa che almeno fino alle recenti nomine di Ursula von der Leyen e Christine Lagarde non ha avuto che due forti leadership femminili, Margaret Thatcher prima e, appunto Angela Merkel poi, la costruzione di una personalità fuori dal comune è il filo rosso del libro. Partendo dall'infanzia di Angela Merkel, il saggio di Massimo Nava ci introduce nella vita di una politica che non ha mai fatto sapere di sé niente di più dello stretto necessario. Divorziata, ha mantenuto il nome del primo marito, Ulrich Merkel, compagno di corso alla facoltà di chimica e fisica. Da studiosa di matematica ha scelto una figura geometrica, il rombo, come marchio iconico del merkelismo: il messaggio (studiato) da inviare a tutti e per tutto il tempo del suo regno: la Germania è in buone mani.
Sappiamo molto della sua vicenda politica, poco della vita privata di Angela Merkel. Nava comincia a raccontarcela dalla sua nascita.

Germania al voto/ L’eredità della Merkel per il governo che verrà


La vita

Angela Dorothea Kasner nasce nel 1954 ad Amburgo, nella Germania Ovest, figlia di una insegnante di inglese e latino, Herlind, e di un pastore protestante, Horst, che pur essendosi laureato in teologia nella prestigiosa università di Heidelberg, sceglie di trasferirsi all'Est per sostenere la presenza della chiesa protestante, non esattamente benvista dal regime comunista.
Sul ruolo del padre, al quale il regime assicurava comunque privilegi concessi a pochi, per esempio viaggiare e a un certo punto persino negli Stati Uniti, si sono fatte molte congetture. Era comunista? «Non è un ingenuo, sa che la strada dell'evangelizzazione è tutta in salita. È stato un abile trapezista senza rete» scrive l'autore.
Chiedo a Massimo Nava se non sia stato l'esempio paterno a forgiare il carattere della cancelliera. «La sua idea di potere non è il desiderio di comando ma lo spirito di servizio. Il potere la attrae e lei lo conquisterà con volontà e determinazione ma dando nell'occhio il meno possibile». Abbatte gli avversari senza mai affrontarli di petto, in un congresso. Il suo mentore, Helmut Kohl, indebolito per lo scandalo dei fondi neri destinati al partito, lo liquida scrivendo un articolo: «È arrivata l'ora di cambiare cavallo».
Troverà anche l'uomo giusto, il professore Joachim Sauer, il suo secondo marito, appassionato di atomi e neutroni quanto di Wagner. La stampa tedesca l'ha ribattezzato «il fantasma dell'Opera» perché in pubblico con la cancelliera lo si è visto piu alle prime della Staatsoper di Berlino o a Salisburgo che nelle occasioni ufficiali. La coppia paga i biglietti con la carta di credito, cosa che, ricorda Giuseppe Vita, presidente onorario del colosso editoriale Axel Springer, fece anche ospite alla Scala di Milano.
Non hanno avuto figli e anche su questo, come sul resto della vita privata, la cancelliera non ha concesso confidenze. «Non sono venuti e la mia vita è andata in un'altra direzione».


Il futuro

Cosa farà dopo sedici anni da imperatrice e trenta in politica? Il biografo non crede sia interessata a incarichi internazionali, tipo le Nazioni Unite a New York. Negli Stati Uniti vorrà passare del tempo, ma viaggiando o forse insegnando in un'università. Difficile anche immaginarla sul mercato dei conferenzieri ultrapagati, strada percorsa da tanti ex della politica, grande o modesta che sia. I soldi, per Angela Merkel, non sono mai stati una tentazione. Anche questo fa di lei un'eccezione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA