Civitavecchia, domani l'autopsia sul bimbo di 35 giorni morto al San Paolo

Il bebè è morto giovedì sera al Pronto soccorso dopo che i medici hanno tentato di rianimarlo per 40 minuti
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Domenica 26 Aprile 2020, 11:33
Un dolore immenso, insopportabile. E' quello che stanno provando la mamma e il papà di Francesco, il bimbo di appena 35 giorni morto giovedì sera al San Paolo, nonostante i medici del Pronto soccorso abbiano tentato per 40 minuti di rianimarlo. Un dolore insopportabile, soprattutto perché pur essendo nato prematuro (parto il 18 marzo, dopo otto mesi di gestazione, all'ospedale Villa San Pietro di Roma), il piccolo sembrava godere di buona salute. Da quando era tornato a casa, il 3 aprile, il bebè non aveva mai dato problemi e mangiava con appetito, tanto che nel giro di poche settimane era arrivato a pesare quasi tre chilogrammi, circa uno in più di quando era uscito dalla struttura capitolina Poi, giovedì sera, all'improvviso, il pianto strano, le difficoltà di respirazione, la corsa disperata al San Paolo con l'ambulanza del 118, i tentativi dei medici e, intorno alle 21, la resa, con la constatazione che per Francesco ormai non c'era più niente da fare.
Sul decesso del bebè, la Procura ha subito aperto un'indagine coordinata dal pm Roberto Savelli, che l'ha affidata ai Carabinieri della stazione principale di Civitavecchia. Nel fascicolo, l'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo contro ignoti. C'è da capire se nel percorso successivo alla nascita del piccolo, comunque problematica, visto che è avvenuta prima del tempo, i medici che lo hanno tenuto in osservazione non si siano accorti di qualche patologia. Oppure se a causare la morte di Francesco, che durante il tragitto verso il San Paolo giovedì sera ha anche perso del sangue dal naso, sia stato un motivo non prevedibile.
Le prime risposte a queste domande potrebbero arrivare già domani, quando all'istituto di Medicina legale del Verano a Roma si svolgerà l'autopsia sul corpicino del piccolo. L'incarico è stato affidato alla dottoressa Benedetta Baldari, che dovrà innanzitutto stabilire le cause effettive del decesso e poi capire se ci siano state negligenze nel purtroppo breve percorso di crescita del bambino.
 
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