Ecco la vignetta:
La vignetta ha scatenato un'ondata di indignazione su Twitter accusando il vignettista e il giornale di razzismo. I papà indigeni hanno rilanciato l'hashtag #IndigenousDads. In fondo troverete una valanga di tweet commoventi di papà e figli indigeni che difendono la loro origine. Australia, razzismo, indigeni ed esclusione sociale. Il parallelo è d'obbligo nei giorni delle Olimpiadi. E ricordo una storia.Paul Whittaker, @australian editor-in-chief, defends publishing Bill Leak cartoon.
— Allan Clarke (@AllanJClarke) 4 agosto 2016
https://t.co/2BM3W7wBmM pic.twitter.com/18GmYucuMb
Nel 1968 salgono sul podio due americani che rimarranno nella storia: Tommie Smith medaglia d'oro e John
Carlos medaglia di bronzo sui 200 metri. Alzano il pugno indossando un guanto nero, sostengono il movimento Olympic Project for Human Rights (Progetto Olimpico per i Diritti Umani). Prima di salire sul podio chiedono al secondo classificato se vuole partecipare anche lui. "Tu sei contro il razzismo?" gli chiedono. E lui, Peter Norman, risponde: "Sì". Indosserà lo stemma del movimento sulla maglia. Per tutto il mondo in quel periodo fu solo "the white guy", il ragazzo bianco della celebre foto. La sua vita intanto era cambiata. Divenne un fantasma nell'atletica leggera, nonostante fosse uno degli uomini più veloce del mondo. Boicottato, attaccato dai media australiani. Non lo fecero partecipare ai Giochi Olimpici di Baviera, né venne coinvolto nell'organizzazione dei Giochi olimpici di Sydney (non fu neanche invitato). Morì per un infarto nel 2006.
L'immagine che descrivo l'ho vista nel programma "Sfide". E mi sono commossa: il feretro di Peter Norman, che nonostante la "persecuzione" non fece mai marcia indietro, venne sorretto da Tommie Smith e John Carlos: capelli più bianchi, pieghe nei volti. Tutti e tre finalmente insieme.
Il trailer del film Salute che fece il nipote Matt:
I tweet dei papà indigeni contro la vignetta pubblicata su The Australian
My dad served his country and gave us unconditional love. #indigenousdads pic.twitter.com/icJcquJhFN
— Daniel James (@MrDTJames) 6 agosto 2016
"I was going to quit, but then I remembered who was watching" ✊🏿✊🏿✊🏿#WarriorUP!!#indigenousdads @ZachsCeremony pic.twitter.com/HzJrP5eFdS
— Alec Doomadgee (@alecdoomadgee) 6 agosto 2016
Can't express how much my dad means to me. #IndigenousDads pic.twitter.com/VENmgthjBH
— JeanKimberley (@notjustgenes) 6 agosto 2016
No only do I know my sons name but I named a superhero after him. #IndigenousDads #Cleverman pic.twitter.com/mfvd0vyc4S
— Ryan Griffen (@RyanJGriffen) 6 agosto 2016
He worked for almost 5 decades - even as a diplomat overseas & never EVER forgot my name #IndigenousDads pic.twitter.com/WhHqiQjcmw
— John Paul Janke (@jpjanke) 6 agosto 2016