Carcere, due sorelline in cella insieme alla madre: hanno appena 4 e 18 mesi

Carcere, due sorelline in cella insieme alla madre: hanno appena 4 e 18 mesi
di Teodora Poeta
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Venerdì 15 Marzo 2024, 07:34

Hanno iniziato la loro vita in carcere perché è lì che si trova la loro mamma. Due sorelline di appena 4 e 18 mesi costrette a dormire in una cella con le sbarre e a giocare tra il grigio delle mura senza la possibilità di guardarsi attorno e vedere i colori quando invece sarebbero dovute essere accolte in una sezione della struttura penitenziaria teramana destinata proprio alle madri detenute, ufficialmente inaugurata nel 2015, ma mai autorizzata dal Dap e rimasta per questo motivo chiusa. 

L’ennesima beffa che ha indignato, ieri, l’onorevole Giulio Sottanelli, che insieme a Libera D’Amelio del direttivo di Azione, si è recato a Castrogno per un’ispezione. «La situazione dei detenuti, vittime di un sovraffollamento selvaggio, è assolutamente inumana e non degna di un Paese civile – dice all’uscita - Ho visto una mamma allattare i bambini all’interno della cella e quei bambini muovere lì dentro i primi passi e tutto ciò è assolutamente da condannare. Inspiegabile soprattutto quando, all’interno della struttura, si può osservare un settore, realizzato intorno al 2015, completamente chiuso al cui interno sarebbero disponibili zone già pronte e arredate per permettere un corretto rapporto genitoriale».

Sottanelli si è detto «scioccato» per la situazione che ha trovato, addirittura peggiorata dopo la sua ultima interrogazione parlamentare che risale a novembre del 2022 al ministro del Giustizia, Carlo Nordio. «Ci sono 370 detenuti, 120 in più rispetto alla capienza massima, e solamente 150 dipendenti in servizio su un numero previsto di 217». Ha annunciato una nuova interrogazione parlamentare e un esposto alla procura che verrà presentato per chiedere accertamenti. «Voglio ringraziare per il lavoro che ogni giorno svolgono i dipendenti di questa struttura – prosegue l’onorevole di Azione - che continuano a svolgere con professionalità e dovere il proprio lavoro, nonostante la mancanza di personale che, in questi anni, produce un monte ore di straordinario di oltre 60mila ore ogni anno e oltre 18mila giorni di ferie arretrate». Al ministro Nordio, Sottanelli chiederà l’invio di ispettori a Castrogno perché, aggiunge, «al contrario di quanto affermato nelle sue risposte ai miei precedenti atti, questo Governo sta dimostrando gravi mancanze di controllo nei confronti di questo penitenziario».
 

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