Teramo, lupo trovato morto: «E' stato avvelenato»

Teramo, lupo trovato morto: «E' stato avvelenato»
2 Minuti di Lettura
Sabato 1 Febbraio 2020, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 17:44

Lupo trovato morto nelle campagne di Teramo, Forse è stato avvelenato. Sulle cause del decesso stanno indagando i carabinieri forestale di Campli che hanno sequestrano la carcassa del lupo appenninico adulto, rinvenuto il lococalità Casa Grifoni Piane di Campovalano,  del Comune di Campli, in provincia di Teramo. «Si sospetta che l'uccisione della specie protetta sia avvenuta mediante avvelenamento» riferisce una nota dei forestali. Presentata  denuncia contro ignoti.
 

 

Questa mattina un residente ha chiamato la stazione di Campli dopo l'avvistamento del lupo morto. Una pattuglia si è recata sul posto e ha trovato la carcassa su un terreno agricolo, poco distante dalle case.  «Si tratta di un  bell’esemplare di lupo appenninico maschio, adulto, in ottimo stato di conservazione ma con segni riferibili ad una presunta morte per avvelenamento (opistotono, estensione e rigidità degli arti, occhi spalancati) avvenuta, presumibilmente, poche ore prima il rinvenimento dell’animale, appartenente alle specie particolarmente protette di cui all’articolo 2 comma 2 della legge 157/92» dicono i forestali. L'animale è stato portato all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo per gli accertamenti anatomo-patologici.

L'avvelenatore di animali colpisce ancora: grave un cucciolo di Beagle, morti cinque gatti

Nell’ultimo periodo i carabinieri forestali di Teramo hanno effettuato diversi interventi di questo tipo per contrastare il fenomeno dell’utilizzo di esche e bocconi avvelenati, anche con l’intervento del nucleo cinofilo antiveleno. Per questo motivo si invita i cittadini a svolgere sempre più il ruolo di sentinella del proprio territorio segnalando al numero di pronto intervento ambientale 1515 di qualsiasi situazione sospetta. I carabinieri forestali sono sempre a disposizione per il supporto nelle operazioni di bonifica di zone interessate da esche o di bocconi avvelenati.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA