Sulla vicenda indaga il gruppo carabinieri forestali di Teramo. Nella zona è in atto da anni una guerra tra diverse fazioni di cacciatori e tartufai. Infatti queste scene si ripetono sempre in concomitanza con l’apertura dell’arte venatoria e la ricerca del prezioso e costoso tubero. Se questa faida non cessa al più presto i militari non escludono di prendere delle misure drastiche. La sospensione a tempo indeterminato della caccia a della ricerca dei tartufi. A denunciare il fatto sul profilo ufficiale Facebook l’associazione “Oipa Teramo”: «Ancora emergenza bocconi avvelenati. Nel giardinetto della vecchia palestra per favore tenete i vostri figli al sicuro e i cani al guinzaglio».
Lo scorso sabato, quattro cani da caccia senza vita furono rinvenuti dinanzi alla casa di un cacciatore, nei pressi di Villa Gesso all’interno del proprio box. Un’altra carcassa, con a fianco un Setter Irlandese esanime, poi, deceduto qualche ore più tardi, furono ritrovati, da alcuni volontari nel bosco tra Campli e Teramo. La polizia giudiziaria nella giornata di ieri ha terminato l'esame ispettivo del boccone e carcassa. «Per uccidere le sei bestiole è stato utilizzato del Metaldeide, il classico il lumachicida, messo all’interno a polpette di carne macinata. In passato sono stati utilizzati anche altri metodi, il Bromadiolone, un potente rodenticida anticoagulante mischiato a cibo e pezzi di vetro. - Fanno sapere i forestali - Gli animali che ingeriscono il boccone letale vanno incontro ad una morte lenta e atroce». Nella giornata di oggi su tutti e tre i siti contaminati verrà attivata la bonifica con l’utilizzo delle unità cinofile antiveleno.
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