Vince in Cassazione, ma non ritrova i suo cani. È la triste storia di Alfredo Canzanese, giuliese ed ex calciatore del Giulianova e anche del Teramo e che attualmente vive a Bellante, in provincia di Teramo. Dopo sei anni la Cassazione gli ha restituito i cani che gli erano stati sequestrati ma ha dovuto scoprire che su 22 animali solo due sono sopravvissuti alla custodia giudiziale, degli altri si sono perse le tracce.
È una lunga vicenda iniziata il 6 luglio del 2016, quando, appena uscito dall’ospedale per un intervento chirurgico, so trovò davanti casa un gruppo di agenti e incaricati della Asl di Teramo che effettuava un blitz nella sua abitazione, dove aveva organizzato un rifugio per cani abbandonati, provvedendo alla perquisizione e al sequestro di 22 cani che vennero collocati in un canile di Alba. «Posso dimostrare - racconta Canzanese - che al momento del sequestro era presente un veterinario il quale con un verbale redatto lo stesso giorno affermava che gli animali erano tutti in buono stati di nutrizione e anche di salute.
La stessa Corte di Cassazione che ha assolto Canzanese ha anche disposto il dissequestro dei 22 cani e la loro restituzione al proprietario. «Tuttavia - continua l’ex calciatore - nel ritirare gli animali ho avuto l’amara sorpresa di trovarne solamente due perché degli altri venti si è persa ogni traccia. I due cani che mi sono stati restituiti erano in condizioni pessime. Ora non avrò pace finché non ritroverò gli altri sperando che nel frattempo, abbandonati, non siano morti».
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