Scontri dopo Pescara-Roma, sette ultras giallorossi condannati dopo 10 anni

Scontri dopo Pescara-Roma, sette ultras giallorossi condannati dopo 10 anni
di Stefano Buda
1 Minuto di Lettura
Giovedì 23 Gennaio 2020, 09:12
Sette ultrà della Roma sono stati condannati a 6 mesi di reclusione per gli scontri avvenuti l’8 agosto del 2010, nei dintorni dello stadio Adriatico, prima dell’amichevole tra il Pescara e la squadra giallorossa. Assolti per non aver commesso il fatto, invece, gli altri 14 imputati, tra i quali 8 supporter biancazzurri e Nino Ciccarelli, originario di Pescara ma residente in Lombardia, noto per essere il leader dei Viking nerazzurri e per essere stato recentemente condannato a 3 anni e 8 mesi di carcere, dal gup del tribunale di Milano, in relazione alle violenze consumatesi prima di Inter-Napoli. Violenze che costarono la vita all’ultrà Daniele Belardinelli.

Tornando ai disordini che caratterizzarono l’amichevole disputata all’Adriatico dieci anni fa, gli incidenti proseguirono anche al termine della gara, nella zona della pineta, dove venne accoltellato un supporter del Delfino. Il bilancio conclusivo fu di 10 feriti, la metà dei quali appartenenti alle forze dell’ordine. I fatti finiti al vaglio del tribunale collegiale, tuttavia, riguardano unicamente gli scontri avvenuti prima del fischio d’inizio, quando le due tifoserie vennero a contatto e si scagliarono contro le forze dell’ordine che erano intervenute per riportare con la calma. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA