Prende per il collo e morde la fidanzata: arrestato 39enne

L'ospedale di Chieti
di Alfredo D'Alessandro
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Giovedì 19 Settembre 2019, 10:16
Non voleva farlo entrare in casa a quell'ora di notte e così lui, riuscito ad entrare nell'appartamento del quale aveva le chiavi, e chiuso fuori dalla compagna che ha approfittato di una sua distrazione, è entrato da un balcone della cucina. E da quel momento è successo un po' di tutto, fino all'arrivo dei poliziotti della Squadra Volante, diretti dal dott. Antonello Fratamico, che lo hanno arrestato per violazione domicilio, lesioni pluriaggravate e tentata violenza privata.

l protagonista di questa storia è un trentenne di colombiano residente a Spoltore, che la notte scorsa alle 2 ha perso la testa: una volta nella casa della fidanzata, che ha 39 anni ed è di Chieti e con cui ha una relazione da diverso tempo, l'ha afferrata per il collo, le ha morso il labbro inferiore, ha cercato di infilarle in bocca una banconota da 10 euro e le ha provocato lesioni guaribili in sette giorni. Inoltre, sempre secondo l'accusa formulata dai pm Giuseppe Falasca e Roberta Capanna, ha tentato di costringere la donna, immobilizzandola con la forza, a non aprire la porta quando sul posto è arrivata la Polizia. Ma lei si è divincolata e così gli agenti sono potuti entrare nell'abitazione. Nella fase più concitata, quando il giovane era dentro casa, avrebbe minacciato di bruciare l'abitazione e le grida hanno richiamato l'attenzione degli abitanti in via Fosso Paradiso.

Ieri il gip Luca De Ninis ha convalidato l'arresto ed ha disposto il divieto di dimora a Chieti, mentre il processo è stato rinviato al prossimo 15 ottobre. J.T. che è difeso dall'avvocato Daniele Cozza, ha respinto le accuse: «Sono stato aggredito da lei verbalmente, non era lucida neanche lei ma non le ho messo le mani addosso - ha detto il giovane. Il labbro se l'è morsa da sola, non gliel'ho morso io». Il caso a questo punto passa alla Squadra Mobile che in base alle norme del cosiddetto Codice Rosso ovvero il ddl che dispone le misure per tutelare le vittime di violenza domestica, dovrà sentire la vittima entro tre giorni per accertare se davvero si tratta di un episodio isolato o se tra i due liti e violenze vanno avanti da tempo.
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