Per diversi candidati per il conseguimento della patente avrebbe chiuso più di un occhio, altri li avrebbe addirittura fatti guidare su auto e motocicli senza assicurazione, né revisione. In totale fanno 242 patenti rinnovate con procedura, diciamo così, semplificata: tutte quante ora saranno vagliate dalla Asl con la prospettiva concreta di essere revocate.
Con il passare del tempo, emergono altri particolari sconcertanti nell’inchiesta, ancora non conclusa, portata avanti dalle Fiamme gialle di Popoli, insieme ai colleghi di Pescara e a personale della Motorizzazione civile.
Per questo motivo con le accuse di falso materiale commesso da pubblico ufficiale, sostituzione di persona e accesso abusivo a sistemi informatici, è indagato il titolare dell’autoscuola, D.C. di 44 anni, di Pescara. Conoscendo le credenziali in possesso del medico, l’indagato si sarebbe più volte introdotto in maniera abusiva nel sistema informatico di proprietà e gestito dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, raggiungibile dal sito “il portale dell’automobilista.it”.
L’uso improprio delle credenziali, anche dopo il decesso del professionista, ha consentito di caricare sul sistema false certificazioni mediche finalizzate all’indebito rilascio e rinnovo di patenti di guida. Complessivamente 242 i falsi certificati medici creati ad arte dallo stesso indagato: le corrispondenti patenti di guida recentemente sono state “congelate” in via amministrativa, in attesa che i possessori vengano di nuovo visitati da personale vivente della Asl. Agli agenti della polizia stradale di Pescara, invece il compito di ritirare i fogli rosa per l’esercizio alla guida. L’attività dell’autoscuola nel frattempo è stata sospesa per un periodo di tre mesi. Gli investigatori della Guardia di finanza hanno immediatamente chiesto al Centro elaborazioni dati della direzione generale per la Motorizzazione di Pescara di disabilitare le credenziali del medico certificatore defunto, oltre ad avere copia dei certificati nel frattempo inseriti dal 44enne di Pescara, titolare della scuola guida. Le recenti attività investigative hanno anche accertato che gli stessi veicoli e motocicli erano sprovvisti di assicurazione e revisione. L’indagine va avanti.
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