Il maestro Mazzocchetti
«Che bella la Passione
ma il teatro è cambiato»

Il maestro Mazzocchetti «Che bella la Passione ma il teatro è cambiato»
di Antonio Di Muzio
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Domenica 14 Dicembre 2014, 10:11 - Ultimo aggiornamento: 10:12
CHIETI La solita simpatia e affabilità, la solita competenza e qualità. Germano Mazzocchetti, il nuovo consulente artistico per la prosa del Teatro Marrucino, è pronto al decollo della stagione che inizierà il 17 gennaio con lo spettacolo Semo o nun semo, sulle canzoni romane di Nicola Piovani con Massimo Wertmuller, Donatella Pandimiglio, Pino Ingrosso e i Solisti dell'Orchestra dell'Aracoeli. Un esordio da superstar di un cartellone sicuramente coraggioso diviso in tre parti: musicale, prosa e nuova drammaturgia. «Sono convinto - dice il maestro Mazzocchetti abruzzese doc di Città Sant’Angelo - che la gente apprezzerà queste novità, al di fuori degli spettacoli di giro. Porteremo in città i protagonisti e, grande novità, siccome gli spettacoli si terranno tutti di sabato e domenica, organizzeremo nella tarda mattinata di domenica l’incontro con i protagonisti dello spettacolo in programma. Penso che faccia piacere agli appassionati di teatro interloquire con i registi o gli interpreti della rappresentazione. Il primo sarà il premio Oscar, Nicola Piovani, che sarà al foyer del Marrucino domenica 17 a mezzogiorno». Quella di Mazzocchetti è sicuramente una scelta illuminante del direttore artistico del Marrucino, Ettore Pellegrino, che ha voluto dare un’impronta particolare alla Deputazione. Inoltre, lunedì verrà presentato anche il cartellone della Stagione di Teatro Ragazzi, Teatro Dialettale e le Operette 2014-2015, per completare l’offerta.

Mazzocchetti, da una vita nel mondo del teatro, è nato artisticamente con il Teatro Stabile dell’Aquila. Chiamato da Antonio Calenda per la Rappresentazione della Passione del 1978 con Elsa Merlini (poi portata in tutto il mondo con protagonista prima Pupella Maggio e poi Piera degli Esposti) ha eseguito le musiche di spettacoli (anche insieme con Vittorio Gelmetti) per Calenda che sono entrati di diritto nella storia del teatro: La Madre di Brecht con la Maggio, Riccardo III con Glauco Mauri, Operetta di Gombrovicz con Cochi Ponzoni e Sergio Rubini. «Stiamo parlando della Preistoria - continua Mazzocchetti - una bella Preistoria. Spettacoli indimenticabili che hanno fatto storia, anche perché ero alle mie prime esperienze con Calenda. Con l’ex direttore artistico del Tsa ho collaborato a tante produzioni, così come con Beppe Navello nel 1994 nella Donna del mare con una strepitosa Lina Sastri. Poi nel 1996 ho musicato al Ridotto del Comunale dell’Aquila con Renato Nicolini La scuola del teatro pubblico. Ora i tempi sono cambiati. A Chieti proporremo la nuova drammaturgia e vogliamo vincere la scommessa. Il Tsa? D’Alatri lo conosco, è una persona capace che si fa rispettare: farà bene».
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