Il passato racconta/ La Rocca Orsini di Avezzano

Il portale del 1565 del castello Orsini
di Marianna D'Ovidio
3 Minuti di Lettura
Domenica 3 Marzo 2024, 13:53

L'AQUILA La Rocca Orsini è un elegante maniero che si erge nella parte sud della città di Avezzano, in una zona pianeggiante e prossima alle rive dell’antico lago Fucino. L’edificio, erroneamente denominato castello, è in realtà una rocca, per via della sua conformazione a pianta quadrangolare, rafforzata agli angoli da quattro torri circolari. Secondo una possibile interpretazione di alcuni studiosi le indicazioni riguardanti la pianta erano pervenute direttamente da Francesco di Giorgio Martini.

In origine sull’area sorgeva una torre di avvistamento, collegata visivamente alla fortificazione di Pietraquaria, attribuita a Gentile da Palearia e distrutta nel 1361 dal Duca d’Andria. L’inizio dei lavori della rocca risale al 1490 per volere di Gentile Virginio Orsini, e risultò da un inglobamento della torre precedente. Il rampollo di casa Orsini ne dispose la costruzione con l'intento di sedare il popolo che minava la sua autorità: fece per questo inserire sul portone un'iscrizione in cui si ricordava che il presidio era sorto contro gli intolleranti

Nel 1497 i re di Napoli, nel cui territorio ricedeva anche Avezzano, conferirono la contea di Albe e Tagliacozzo alla famiglia Colonna. Nel XVI secolo Marcantonio Colonna, subentrato nel possesso del territorio, produsse una trasformazione del maniero eleggendolo a dimora signorile. L'edificio subì una sostanziale trasformazione con un innalzamento della costruzione; la reggia venne abbellita con arredi e statue, e valorizzata da un giardino circostante.

Di grande rilevanza il portale voluto da Marcantonio nel 1565 caratterizzato da ampio bugnato a punta di diamante. Sui piedritti laterali emergono due orsi in piedi recanti in una mano una rosa, simbolo degli Orsini, e nell’altra lo stemma degli aragonesi e degli Orsini stessi. Sull’architrave campeggia il simbolo dei Colonna. Un apparato decorativo di tal fatta, in cui coesistono gli elementi distintivi delle due famiglie un tempo rivali, rende ragione di una pacificazione ormai avvenuta, suggellata dal matrimonio di Marcantonio Colonna con donna Felice Orsini. In questi anni Marcantonio è ricordato anche per la vittoria contro i Turchi nella Battaglia di Lepanto del 1571.

Durante il periodo di reggenza Marcantonio operò profonde trasformazioni in ambito urbanistico. Nel 1561 aprì una strada, che oggi porta il suo nome, in cui fece erigere una fontana. Nel 1574 invece provvide alla realizzazione di quella che attualmente è via Nuova, una strada in asse con la rocca, che conferiva a quest’ultima l’immagine di quinta scenografica per chi, tornando dal Lago Fucino, entrava nel borgo abitato.

Con l’abolizione dei feudi del 1806 il castello passò nelle mani dei Lante della Rovere, per essere poi acquistato dal comune che vi costruì un ristorante, vi aprì locali in affitto e addirittura accordò che vi fosse istituita una scuola.

La rocca fu tremendamente offesa dal terremoto del gennaio del 1915 e subì anche i bombardamenti del 1944.

Ciò che oggi vediamo è una ricostruzione post eventi. Al visitatore si mostra ancora nella sua conformazione quadrangolare, preceduta da un ponte levatoio.

Avezzano è uno dei centri più importanti d’Abruzzo, riconosciuta come Città con decreto del Presidente della Repubblica del 21 giugno 1994. Lungamente gli studiosi si sono interrogati sull’etimologia del nome, l’interpretazione più probabile è che si tratti di un toponimo di derivazione prediale in cui il suffisso latino -anus indichi la proprietà di una famiglia: gli Avidii o i Vettii sono i possibili nomi di gens attestati nella zona da cui potrebbe derivare la denominazione.

Marianna D'Ovidio

© RIPRODUZIONE RISERVATA