L’Aquila, grande distribuzione: Confsal chiede tutela dei lavoratori

L’Aquila, grande distribuzione: Confsal chiede tutela dei lavoratori
di Daniela Rosone
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Martedì 24 Marzo 2020, 10:28
L’AQUILA - Fare la spesa é una di quelle cose ritenute essenziali chiaramente e soprattutto consentite in tempi di coronavirus. Un solo membro per famiglia con tutte le precauzioni con il consiglio di non affollarsi più volte durante la settimana. Ma chi tutela i lavoratori dei supermercati della grande distribuzione?

Ci sono le giuste accortezze in questi luoghi di lavoro? L’intervento è del segretario generale della Confsal Fabio Frullo. Per lui vanno tutelati i lavoratori, soprattutto quelli che assicurano l’approvvigionamento in questo periodo di emergenza. “ Inverosimilmente risulta invece - afferma il segretario generale - che nella stragrande maggioranza della grande distribuzione gli operatori sono costretti a garantire la loro prestazione lavorativa in condizioni non sicure. Infatti, è certo, che in molti centri d’acquisto non siano state predisposte tutte le misure di sicurezza obbligatorie per la tutela del personale e dell’utenza, come da specifico decreto governativo, in ordine al Covid-19”.

Frullo chiede che, non potendo essere sempre garantita la distanza di un metro con e tra l’utenza, si provveda a realizzare dei divisori in plexilass alle casse, mettendo delle strisce divisorie per favorire il distanziamento delle persone in fila e per il sindacato vanno inoltre apposti dei cartelli informativi all’interno e all’esterno degli esercizi commerciali. Ma non basta questo, gli ambienti vanno sanificati come pure gli arredi, con particolare riferimento ai carrelli.

Operazione questa che il Comune con l’Asm, a chiamata dai privati e quando possibile, sta cercando di portare avanti. Per Frullo andrebbe poi fatta una riflessione anche sugli orari ridotti in quanto la gente sarà meno spalmata e ci potrebbero essere più file e pochi controlli che, potenzialmente, potrebbero aumentare la diffusione del virus. 
“Andrebbero previsti anche i tamponi - aggiunge Frullo - almeno ogni settimana e per tutti e i dispositivi di protezione personale, come le mascherine, andrebbero date ad ogni turno e cambiate ogni 3 ore perché poi, bagnandosi, non servono più a nulla e non proteggono più”.

Il segretario Confsal spinge anche verso l’acquisto intelligente, una spesa cospicua che duri insomma più tempo per non uscire di casa troppe volte. 
La condizione di questi lavoratori della grande distribuzione appare un po’ sommersa. Stanno invece svolgendo, come ribadisce il segretario generale, un servizio fondamentale che meriterebbe per lui più attenzione da parte dei datori di lavoro.

“ Per questi motivi - annuncia Frullo - ai nostri delegati sui posti di lavoro sono state inviate apposite comunicazioni per metterci in grado di segnalare tutte le inadempienze spettanti ai datori di lavoro in termini di sicurezza, sopratutto in un momento di assoluta emergenza come quello che stiamo vivendo in quanto, eventuali contagi per inadempienze datoriali, come più volte specificato dalle istituzioni, è penalmente perseguibile. Andrà tutto bene è una cosa che vorrebbero dire anche questi dipendenti. 
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