L’Aquila, Festa della Montagna al via. Il sindaco: «Chi boicotta è nemico della città»

L’Aquila, Festa della Montagna al via. Il sindaco: «Chi boicotta è nemico della città»
di Daniela Rosone
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Lunedì 7 Ottobre 2019, 18:21
L’AQUILA - Con la benedizione del villaggio alla Villa Comunale da parte di Don Claudio Tracanna si è aperta la Festa della Montagna, evento organizzato dal Comune attraverso un comitato con una nuova formula, da “festival” a “festa”, cosa che ha scatenato le polemiche da parte dei precedenti organizzatori che non sono stati coinvolti. Il sindaco Pierluigi Biondi ribadisce che le polemiche non gli interessano.

“C’è stato addirittura l’invito al boicottaggio - afferma - io credo che chi chiede di boicottare una cosa che si fa all’Aquila sia nemico della città. C’è una tre giorni da vivere a pieno e questa è la cosa importante”. Sinistra Italiana però, dopo Potere al Popolo, rilancia e si affida alla satira con una vignetta che sottolinea, scrivono, come l’evento sia stato concepito solo per dare visibilità al proprio credo politico.

“Stiamo lavorando - dice Biondi - per la riapertura dell’Hotel Cristallo. Speriamo che entro l’anno il Provveditorato definisca le procedure per partire con l’appalto dell’albergo di Campo Imperatore. Oltre ai fondi già avuti abbiamo chiesto 6 milioni di euro per completare l’infrastrutturazione del Gran Sasso e per cofinanziare l’intervento per la cabinovia di Montecristo. Quando avremo certezza sulla guida della struttura di missione potremmo convocare il comitato di indirizzo per dare il via libero definitivo e mandare la proposta al Cipe “.

Per il consigliere comunale con delega alla montagna Daniele D’Angelo finito nell’occhio del ciclone alla presentazione della festa per le sue dichiarazioni su Adelchi Serena e Predappio, al di là delle polemiche, la loro speranza è che la festa sia un evento che unisca la città. “Ci piacerebbe - dice - che gli attori della montagna trovassero in questa festa il loro habitat naturale. L’ambizione è farla divenire la prima del centro Italia”.

Mario Di Gregorio ha sottolineato invece il collegamento tra montagna e città che caratterizza la festa, il loro dialogo. Durante il convegno “La montagna che vive” non è passato inosservato l’accorato appello di Cristiano Carpente che ha portato i mondiali giovanili di skirunning sul Gran Sasso e che ha invitato la Regione a battere un colpo per non perdere la titolarità dell’evento. Significativo l’intervento dell’amministratore del Ctgs Dino Pignatelli.

“La montagna vive - dice - ma servono infrastrutture per accogliere i turisti, quest’anno ne abbiamo avuti tantissimi. L’ambiente va protetto ma se vogliamo rendere il turismo montano un’ impresa bisogna organizzarsi”. Interessante il progetto di Emanuele De Simone: una rete sentieristica ciclabile dedicata anche all’handbike, sarebbe uno dei primi esempi per rendere la montagna accessibile ai diversamente abili. Il maestro di sci Luigi Faccia ha sostenuto che la montagna va strutturata. “Le strutture, i negozi non deturpano. Facendo il piano d’area si possono gestire i flussi. Il doppio ingresso Montecristo - Fonte Cerreto permetterebbe di far fermare le macchine a S.Egidio”.
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