Gabriele Traini, ciclista stroncato da infarto a 43 anni: era idoneo allo sport, si farà l’autopsia

La tragedia vicino Teramo: l'uomo giocava anche a calcetto era considerato dagli amici "un vero atleta". Lascia due figli

Ciclista stroncato da infarto a 43 anni: era idoneo allo sport, si farà l’autopsia
di Tito di Persio
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Martedì 16 Aprile 2024, 07:19 - Ultimo aggiornamento: 07:28

Domani verrà eseguita l'autopsia su Gabriele Traini, il ciclista di 43 anni morto domenica mattina mentre era in gita con un gruppo di amici lungo una salita nella zona di Feudo Alto, tra Canzano e Poggio Cono, lungo la provinciale 19. A eseguire l'esame autoptico sarà l'anatomopatologa Gina Rosaria Quaglione. Il pm di turno, Silvia Scamurra, vuole fare chiarezza sulla vicenda, visto che Traini era un atleta e da poco aveva ottenuto l'idoneità per l'attività agonistica. C'è incredulità e tristezza tra coloro che lo conoscevano bene e pedalavano con lui: «Non possiamo crederci. Vogliamo sapere cosa è successo», affermano increduli gli amici. Spiegano che Traini non era solo un ciclista della “domenica”, che saliva in sella una volta ogni tanto per fare una sgambata, ma un vero «atleta», che praticava sport sin da bambino, giocava a calcetto con gli amici, partecipava a tornei, correva e usciva in bici almeno tre volte a settimana. Inoltre, da ragazzo aveva giocato a calcio.

«Quindi qualcosa deve essere andato storto, non si può morire così improvvisamente.

Lui non aveva mai avuto problemi di salute», sottolineano. Traini, sposato e padre di due figli, abitava a Santa Margherita di Atri e lavorava come operaio nello stabilimento Cordivari di Pagliare di Morro d'Oro. «Viveva per la famiglia, il lavoro e la bicicletta», aggiungono ancora increduli. «Era un grande lavoratore, un padre e un marito affettuoso e un grande amico per tutti. Una persona per bene e stimata da tutta la comunità», dice l'ex sindaco di Atri Piergiorgio Ferretti. «Da ieri nella mia comunità non si fa che parlare di altro, -aggiunge Ferretti - Gabriele era conosciutissimo, una persona sempre sorridente e pronta ad aiutare chi ne aveva bisogno». Grande cordoglio anche tra i colleghi di lavoro, molti dei quali condividevano la passione per le due ruote.

Malore stronca ciclista durante la gita in bici a Teramo: Gabriele Traini aveva 43 anni ed era padre di due figli

«È impossibile credere che tu non ci sia più, - hanno scritto sui social - eri un amico per tutti, un collega su cui contare, un padre amorevole, un marito esemplare. Ci mancherai ma noi non ti dimenticheremo». Gabriele Traini è morto davanti ai compagni di tante passeggiate in bici mentre pedalava sulle colline teramane. Per l'operaio di 43 anni (che lascia due figli) non c'è stato nulla da fare: per oltre quaranta minuti gli operatori del 118 hanno tentato di rianimarlo anche con il defibrillatore. A stroncarlo molto probabilmente è stato un arresto cardiaco: gli esami previsti dall'autorità giudiziaria, a cominciare dall'autopsia, accerteranno la causa con certezza. La tragedia si è consumata in pochi attimi sulla strada provinciale 19, nella zona di Feudo Alto, tra Castellalto e Canzano. Gli amici lo hanno visto accasciarsi e cadere dalla bici, e immediatamente hanno dato l'allarme. Sono stati loro a prestare i primi soccorsi facendo il massaggio cardiaco.

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