Non possono queste parole non essere oggetto di approfondimenti, in questa sede, ma mi farò carico di ulteriori approfondimenti, quelli di cui è capace un cittadino che ha piena contezza dei diritti e dei doveri e che ricopre incarichi politici istituzionali». «Qual è il significato che è sotteso alla pubblicazioni di parte di queste intercettazioni? Si vuole mandare un segnale a qualcuno? C'è stato un concentrato di progettazione in questa pubblicazione? - si chiede il governatore - Si, io penso si, per fare confusione, si vuole ostacolare un procedimento, gettare fango su alcune persone. Ho stima profonda del magistrato, che ha altezza professionale, è al di sopra di ogni sospetto, è figura di straordinaria credibilità. Non ho la stessa opinione di coloro i quali hanno fatto parete dell'attività lavorativa sottostante, uno in particolare». A questo punto il consigliere di Forza Italia Mauro Febbo chiede con forza i nomi. «Certo che lo farò il nome, lo farò davanti alla sede idonea, e lei già lo sa. E mi auguro che sia oggetto di accertamento penale». «La sua è una giustificazione non richiesta, che è accusatio manifesta», aggiunge ancora D'Alfonso. L'inchiesta è coordinata dal pm Anna Rita Mantini mentre le indagini sono coordinate dalla squadra mobile di Pescara.
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