I carabinieri del Teramano hanno affrontato un rocambolesco inseguimento di un'auto rubata, una Audi A3 nera, appena rubata a Grottammare (Ap). La pericolosa corsa si è sviluppata lungo l'autostrada A14, con i fuggitivi inseguiti per circa 50 km fino alla Teramo-Mare. Purtroppo, l'inseguimento ha avuto un brutto epilogo nel comune di Bellante, con uno scontro in cui i fuggitivi hanno speronato e distrutto l'auto dei militari. Successivamente, la macchina rubata è stata ritrovata, ancora accesa, in una stradina secondaria a San Nicolò a Tordino. Adesso è in corso una caccia all'uomo.
L'episodio, avvenuto ieri, tra le 4.30 e le 5.20 del mattino, sembra uscito da un film d'azione alla Mission Impossible, ma purtroppo i protagonisti non sono attori, bensì carabinieri e padri di famiglia, e il ladro di auto non è di certo Tom Cruise, ma un criminale. Tutto è iniziato a Grottammare verso le 21 di venerdì, quando un uomo del posto scende da casa con la famiglia per raggiungere gli amici e andare a cena in un ristorante, ma al posto della sua auto trova un'altra macchina parcheggiata. Immediatamente, chiama il 112 e denuncia il furto, fornendo una descrizione dettagliata della vettura, inclusi i vetri oscurati e il numero di targa. I carabinieri attivano subito le procedure del caso aumentando i controlli nei punti cruciali. Verso le 4.30, una pattuglia nei pressi del casello autostradale di San Benedetto nota un' Audi A3 che sfrecciava a tutta velocità e, per imboccare l'autostrada A14, distrugge la sbarra del casello e si dirige verso sud, in direzione Abruzzo. Da qui inizia l'inseguimento.
La centrale dei carabinieri di San Benedetto chiede il supporto dei colleghi di Alba Adriatica, Tortoreto, Teramo e della polizia autostradale.
I malviventi, forse due, ma non si ha la certezza a causa dei vetri oscurati, abbandonano poi la macchina rubata ancora accesa, che viene ritrovata dai carabinieri di Teramo, in una via secondaria nella zona di San Nicolò a Tordino. I carabinieri si mettono subito all'opera per acquisire le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza sia pubbliche che private nella zona. Al momento non è chiaro se i responsabili sono fuggiti a piedi o se hanno avvertito un complice che li è venuti a prendere. La macchina è stata posta sotto sequestro, e gli uomini della scientifica hanno effettuato diversi prelievi per vedere se i malviventi hanno lasciato del materiale organico o del DNA comparabile con l'archivio dei pregiudicati, al fine di cercare di identificare i responsabili.