C’è sgomento e incredulità in un piccolo paese della Val Fino (Teramo) dove il direttore dell’ufficio postale, unico dipendente della filiale, è stato spostato e sospeso dalle operazioni di sportello dopo che già da qualche tempo si vociferava di grossi ammanchi sui conti correnti e sui libretti postali dei clienti. Sono state le stesse Poste, ieri, a comunicare "di aver intrapreso nei giorni scorsi un’indagine interna a seguito di alcune operazioni anomale riscontrate presso l’ufficio postale".
I primi ad accorgersene sono stati proprio i piccoli risparmiatori della zona che hanno trovato i propri conti svuotati o comunque con grossi ammanchi di somme quando sono andati a fare i saldi. «Grazie agli accertamenti effettuati direttamente con alcuni clienti, è emersa una difformità nei conteggi generata alla completa insaputa degli intestatari», scrivono le Poste che hanno già spostato e sospeso dallo sportello il direttore e presentato per primi una denuncia alle forze dell’ordine.
La Procura, intanto, ha immediatamente aperto un fascicolo, finito sulla scrivania della pm Laura Colica. Poste Italiane rassicura, dicendo che "concluse le opportune verifiche in funzione dell’individuazione e dell’accertamento di operazioni fraudolente commesse nella fattispecie, procederà al ristoro delle somme indebitamente sottratte". Ad indagare sulla vicenda sono stati delegati i carabinieri della stazione di Bisenti che adesso dovranno ricostruire nel tempo questi ammanchi, quantificarli e capire attraverso quali modalità il direttore avrebbe sottratto le somme.