Sci, inverno senza neve: gli operatori sperano nella Pasqua. Tante prenotazioni con l'incognita tempo

L’assessore D’Amario: «Chiesti al governo contributi per i cannoni spara-neve». Le stazioni hanno dimezzato gli affari: tanti arrivi a Pasqua, ma piste chiuse

Sciatori a Roccaraso
di Sonia Paglia
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Giovedì 21 Marzo 2024, 10:37

Dopo un inverno deludente, caratterizzato dalla mancanza di neve e dalle conseguenti perdite economiche, che si aggirano intorno al 50%, gli operatori turistici abruzzesi si preparano a puntare sulle festività pasquali. L’ Abruzzo montano è da sempre una meta ambita, soprattutto durante la stagione invernale, per gli sport sulla neve. Tuttavia, il calo delle precipitazioni nevose e le temperature alte, hanno creato danni, in tutto l’indotto turistico regionale. La scarsa presenza del manto bianco, per alcune stazioni, ha reso impossibile la pratica dello sci, riducendo significativamente, il flusso di appassionati. Le conseguenze di questa situazione si sono riflesse in un calo delle prenotazioni, cancellazioni last-minute e una generale diminuzione dei ricavi. Il comprensorio di Roccaraso Aremogna-Pizzalto-Monte Pratello, che ha spento i motori qualche giorno fa, è riuscito a garantire già dal ponte dell’Immacolata l’apertura di diversi tracciati grazie anche all’innevamento artificiale, potenziato ulteriormente. Campo Felice e Ovindoli aspettano questa settimana per decidere se ci sono le condizioni idonee, per rimanere aperti.


Con la situazione attuale sarà davvero difficile mantenere saldo il manto nevoso. Resiste, invece, Campo Imperatore, baciato dalla neve naturale, che supera i 50 centimetri. Anche se sono andati persi i tre mesi migliori per lo sci. Nonostante le difficoltà incontrate, gli imprenditori del turismo, guardano con ottimismo alle prospettive per la festa della Resurrezione. L’arrivo della primavera forse potrebbe portare con sé un miglioramento delle condizioni meteorologiche per attività all’aperto, come escursioni, passeggiate nei parchi nazionali, visite ai borghi storici e alle riserve naturali. Gli albergatori stanno lavorando per promuovere offerte speciali e pacchetti vacanza allettanti, cercando di attrarre un numero maggiore di visitatori. Tuttavia, la variabilità del clima e le incertezze legate alle previsioni meteo, potrebbero rappresentare un ostacolo ulteriore. Per l’assessore regionale uscente alle attività produttive, turismo e cultura, Daniele D’Amario, è presto per quantificare la percentuale delle perdite economiche, manifestando un atteggiamento positivo per le imminenti festività pasquali, nonostante le sfide incontrate durante la stagione bianca e le variabili, legate ai cambiamenti climatici.


FIDUCIA
D’Amario sottolinea il livello di fiducia diffuso tra gli operatori turistici, per la ricorrenza della Pasqua, sostenendo che ci sono richieste ovunque in Abruzzo. «Siamo più preoccupati per il futuro con i cambiamenti climatici - afferma D’Amario -. Parlando con gli operatori, sulla Pasqua, sembrano fiduciosi. Dipenderà comunque dal clima, che condiziona i viaggiatori. Quest’anno il problema sono state le temperature. Un dato è comunque consolidato, l’ Abruzzo è una meta ambita, non legata solo alla costa. Inoltre, il riconoscimento di L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026, ha acceso un riflettore importante sull’ Abruzzo». Daniele D’Amario, ha inoltre evidenziato l’importanza degli investimenti nel settore degli impianti di innevamento programmato. «Con il Ministro, abbiamo intavolato un discorso sull’Appennino per gli impianti di innevamento - continua l’Assessore - Roccaraso si è salvato proprio grazie alla neve artificiale. Noi ci faremo portavoce con il Governo, per un piano importante di finanziamento». E dunque, con un adeguato sostegno governativo e una strategia di sviluppo mirata, l’ Abruzzo potrà continuare a prosperare come destinazione turistica di rilievo.
 

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