Caro affitti, mobilitazione all'Unitus. Il sindacato PerCorso: «A Viterbo prezzi in aumento»

Caro affitti, mobilitazione all'Unitus. Il sindacato PerCorso: «A Viterbo prezzi in aumento»
di Federica Lupino
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Domenica 14 Maggio 2023, 05:35

Una stanza in affitto costa in media tra i 200 e i 250 euro. Sono lontani i prezzi della Capitale o di Milano, per fare un raffronto con le grandi città. E anche questo è uno dei fattori tenuti in considerazione dalle famiglie al momento delle iscrizioni. Ma Viterbo rischia di non restare per sempre un’isola felice: rispetto a prima del Covid, i costi degli affitti sono aumentati pure nel capoluogo della Tuscia. “Occorre agire prima che anche da noi diventi un’emergenza”, avverte Lucia Ferrante, senatrice accademica eletta con nelle fila del sindacato studentesco PerCorso. Ed è così che anche all’Università di Viterbo è partita la mobilitazione contro il caro-affitti che da giorni è in cima all’agenda politica nazionale.

Nella lettera inviata al presidente del Crul (comitato regionale di coordinamento delle università del Lazio), Alessia Galati, rappresentante della comunità studentesca dell’Unitus all’interno della consulta LazioDisco, ha scritto che “a Viterbo la difficoltà di trovare casa è legata alla vera e propria mancanza di stanze e appartamenti”. Per questo, è partita la richiesta di convocare un tavolo di discussione sulla situazione abitativa. Stessa richiesta è partita alla volta di LazioDisco. E la convocazione è arrivata per il 18 maggio.

In vista del confronto a livello regionale, martedì alle 16,30 a Santa Maria in Gradi è stata intanto indetta una assemblea studentesca, invitando tutte le rappresentanze studentesche di ogni livello e le otto associazioni attive, oltre a tutti gli iscritti. “Portare avanti un percorso di studi universitario in Italia – ragiona Ferrante - sta diventando sempre meno sostenibile.

Molti studenti non si possono permettere di avere un alloggio limitrofo alla propria sede universitaria e per questo molto spesso fanno la scelta di essere pendolari. Allo stesso tempo, però, fare avanti e indietro tutti i giorni per studiare è un impiego di tempo troppo oneroso per alcune persone”.

C’è poi la particolarità dei corsi internazionali, svolti completamente in lingua inglese, che crescono di anno in anno. All’Unitus il numero di studenti stranieri iscritti nell’anno accademico 2021/2022 è pari a 294. “E per forza hanno bisogno di un alloggio. Il loro numero – continua la senatrice accademica – è destinato a crescere”. Il sindacato PerCorso chiede quindi alle istituzioni di prevedere politiche abitative volte al recupero degli immobili in disuso, soprattutto nel centro. “Vanno aumentati gli alloggi pubblici per evitare – aggiunge Ferrante – che gli studenti siano obbligati a rivolgersi solo ai privati. Gli spazi da riqualificare non mancano e così Viterbo potrebbe davvero diventare città universitaria”.

Inoltre,  l’Università della Tuscia si estende anche a Rieti e a Civitavecchia, dove al momento non esistono studentati. Galati quindi ribadisce: Affrontare il tema oggi sul territorio significa costruire un piano di residenzialità studentesca che si ponga l’obiettivo di garantire il maggior numero di alloggi tramite le strutture degli studentati. Sia nel territorio di Viterbo sia in quello di Rieti e Civitavecchia”.

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