"Chiediamo l'ampliamento dei beneficiari dei contributi alloggio con il passaggio da un tetto Isee di 30mila a 50mila euro, l'incremento dei posti alloggio, utilizzando immobili regionali in disuso ed edificando nuove strutture”. Sono solo alcune delle rivendicazioni che gli studenti universitari hanno presentato alla riunione del Crul, il Comitato regionale di coordinamento delle Università del Lazio, ospitata nella sala del Senato della Sapienza, a solo pochi passi dalla statua della Minerva, il luogo dove per giorni gli studenti di Sinistra Universitaria Sapienza hanno manifestato il loro disagio attraverso tende e materassini.A presiederla c'era il rettore dell'Università della Tuscia, Stefano Ubertini, he da un anno rappresenta il Crul.
"Abbiamo presentato un manifesto condiviso tra i diversi sindacati, nel quale evidenziamo le principali difficoltà vissute dalla comunità studentesca e relative al caro affitti”, racconta all’indomani del faccia a faccia Alessia Galati, la rappresentante del sindacato studentesco PerCorso che lo scorso martedì ha portato la protesta all'Unitus, organizzando una assemblea d'ateneo a Viterbo.
“Innanzitutto - continua Galati - chiediamo che questo tavolo di confronto diventi permanente.
Positivo il commento degli studenti: "Da parte delle istituzioni è emersa la chiara volontà di affrontare i problemi e di considerare le nostre proposte a partire dalla nostra richiesta di riconvocare periodicamente il tavolo – conclude Galati - e noi continueremo a lavorare affinché l’incontro sia solo l’inizio di un percorso che porti a soluzioni efficaci a tutela del diritto alla casa e quindi del diritto allo studio”. Come denunciato dal sindacato PerCorso, i costi medi di una stanza a Viterbo oscillano trai 200 e i 250 euro ma dopo il Covid stanno aumentando.
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