Scuole, i presidi di Viterbo: "Pronti a riaprire". Marconi (Snals): "In arrivo i docenti di sostegno"

La scuola Ellera a Viterbo
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Mercoledì 23 Settembre 2020, 06:15 - Ultimo aggiornamento: 16:20
Le scuole di Viterbo pronte per ripartire domani. Mentre il sindaco, Giovanni Arena, non ha ancora ufficialmente sciolto le riserve sulla ripartenza rinviata al 24 settembre, in tutti gli istituti del capoluogo si scaldano i motori per accogliere migliaia di studenti.

“Tutte le scuole sono pronte, salvo aggiustamenti che saranno necessari col tempo, come tutti gli anni”, conferma Brunella Marconi, segretaria dello Snals Confsal. Sul fronte del personale, i posti comuni di docenza sono stati quasi tutti coperti. Mancano, in alcune realtà, le unità aggiuntive concesse dal Miur per fronteggiare l’emergenza. Intanto, oggi nuova infornata di docenti del sostegno. “Verrà convocato personale non specializzato per coprire 110 posti nelle superiori, 90 alla primaria, 42 all’infanzia e 126 alle medie. Il Miur– ricorda Marconi – ha concesso un numero di unità inferiori ai bisogni ma che, in ogni caso, andranno a coprire la maggioranza delle richieste”.

Restano giornate di lavoro intenso: “Gli assistenti amministrativi – conclude la segretaria Snals – stanno svolgendo una mole enorme di lavoro per coprire il personale Ata e docente mancante. Così come i collaboratori scolastici sono cruciali per riaprire, dovendosi occupare dell’organizzazione delle aule, dagli arredi, alla segnaletica, fino alla igienizzazione”. 

All’Ellera, intanto, la preside Claudia Prosperoni tira un sospiro di sollievo dopo settimane in trincea per trovare ai circa 1.040 alunni tutte le aule necessarie. “Abbiamo dovuto spostare alcune classi dell’infanzia in uno stabile attiguo che si trova in via Friuli. Il problema – spiega la dirigente - è nato a causa della mole di iscritti alla primaria, circa 550, per i quali abbiamo dovuto riservare un intero stabile”. Il personale, invece, è quasi al completo. Manca quello aggiuntivo che inizierà ad essere chiamato oggi. 

Tutto a posto al liceo Buratti. “Avvieremo la gran parte delle lezioni in presenza con tutta la classe e solo per 2-3 ore a settimana faremo ricorso alla didattica a distanza”, spiega la dirigente Clara Vittori. Anche all’Itis (800 iscritti) si ripartirà domani con lezioni in presenza 5 giorni su 5. “Abbiamo – spiega il preside Luca Damiani – molteplici ingressi e scale, percorsi disegnati e visibili, con la scuola suddivisa in 5 settori per evitare assembramenti. Grazie ai lavori di edilizia leggere messa realizzati tempestivamente dalla Provincia, siamo pronti”.

Più complicata la situazione al liceo Ruffini (1.200 iscritti circa), di cui Damiani è reggente dal 1 settembre. “Gli edifici di via della Verità e piazza Dante sono datati. Quando sono arrivato - racconta - ho verificato uno scarto tra il numero di alunni e gli spazi. Ma era tardi sia per ampliare i locali sia per trovarne di alternativi. Pertano, insieme agli organi collegiali, abbiamo deciso per lezioni su 6 giorni di cui 5 in presenza e uno di didattica digitale da casa, con una rotazione anche rispetto agli spazi”. 
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