Omicidio Fedeli, per l'imputato Pang si aggrava la posizione: è accusato anche di crudeltà

L'omicidio di Norveo Fedeli
di Maria Letizia Riganelli
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Martedì 14 Luglio 2020, 07:35
Un omicidio aggravato dalla crudeltà. Colpo di scena in Corte d’Assise. La Procura, pm Eliana Dolce, durante l’udienza per l’uccisione di Norveo Fedeli ha modificato il capo d’imputazione per Micheal Pang. Il ventenne americano, in carcere da oltre un anno per l’omicidio del commerciante viterbese, risponde non più di semplice omicidio, ma di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà.

Omicidio Fedeli, ​Il corpo esanime di Norveo fotografato da Micheal Pang

La mossa della Procura ha spiazzato la difesa dell’americano, avvocati Remigio Sicilia e Giampiero Crescenzi, che hanno chiesto termini a difesa per studiare meglio la accusa e stabilire una nuova linea difensiva. Per niente sorpreso l’avvocato della famiglia Fedeli, Fausto Barili, che pochi giorni fa aveva presentato proprio alla sostituto procuratore Dolce un’istanza per chiedere l’aggravante.

«Doveva essere udienza estremamente lunga - ha spiegato l’avvocato Barili - , ma il pm preliminarmente ha operato una contestazione suppletiva, integrando il capo d’imputazione con una ulteriore aggravante per efferatezza e brutalità. Un contesto, relativo all’omicidio, che mi trova particolarmente d’accordo. La modifica del capo d’imputazione arriva proprio dai risultati portati alla luce nel dibattimento, che hanno indotto il pm a fare questa nuova contestazione». 

L’aggravante della crudeltà, secondo il codice penale, si realizza quando la dinamica omicidiaria eccede i limiti dell’azione necessaria a determinare la morte di un individuo. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Pang avrebbe ucciso il commerciante 73enne nel suo negozio a colpi di sgabello. Poi lo avrebbe calpestato e fotografato. Prima di lasciare il negozio di via San Luca si sarebbe cambiato gli abiti sperando di eludere le telecamere di sorveglianza. Pang è stato arrestato il giorno dopo l’omicidio e ha confessato.

«Durante l’istruttoria è emerso che Norveo Fedeli - dice ancora l’avvocato Barili - è stato martoriato di colpi, molti di più rispetto a quelli sufficienti a cagionarne morte, colpi che sarebbero stati inferti con accanimento smisurato. Senza dimenticare che è emerso che l’imputato ha anche calpestato il cranio. E quindi questo scenario oggi ha portato alla modifica del capo imputazione».

Micheal Pang, se l’aggravante sarà ritenuta fondata dalla Corte d’Assise, rischia l’ergastolo. Ieri all'udienza ha partecipato anche il vice console americano Adam Blakeman. E' stato proprio l'amabsciatore a fare richiesta alla presidenza per poter assistere al dibattimento. Il processo riprenderà il 14 settembre, quando oltre agli ultimi testimoni sarà ascoltato anche l’imputato.
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