Parroco indiano pratica lo yoga, i fedeli lo contestano. Lui: «Solo ginnastica»

Parroco indiano pratica lo yoga, i fedeli lo contestano. Lui: «Solo ginnastica»
di Maurizio Di Biagio
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Venerdì 15 Settembre 2023, 07:37

Sacerdote indiano contestato da alcuni fedeli a Teramo perché pratica yoga. Di quando in quando fa meditazione, come del resto era abituato nel suo paese. Padre Kiran Madanu, della congregazione dei Pallottini, di stanza nella chiesa di San Domenico, appena riaperta al culto, mostra i segni di un ascetico risentimento misto pure a rassegnazione. Non sa come spiegarsi l’attacco di alcuni cattolici teramani fin troppo ortodossi che su Whatsapp l’hanno criticato perché recentemente aveva dichiarato al Messaggero che, oltre a denunciare che le vocazioni stessero diminuendo (senza l’apporto fondamentale di sacerdoti stranieri si potrebbero chiudere definitivamente diverse chiese di montagna), spiegava anche la sua vita sacerdotale.

Lui che si alzava alle cinque di mattina passeggiando con altri per le chiese della città e poi al rientro un po’ di relax spirituale, alla loro maniera, all’indiana. «Alle sei faccio Yoga e meditazione: ad esempio il Padre Nostro lo accompagno con una gestualità delle mani, come facciamo in India. Alle 6,30 in ufficio, alle sette la Santa Messa poi il resto della giornata, alle 22.30 andiamo a dormire. La Tv poco solo per i tg. Le ferie le passo in India». Le parole sullo yoga non sono di certo piaciute ad alcuni fedeli che hanno esternato il loro malcontento sui social, facendo intendere come la pratica fosse distante dai precetti cattolici. Il padre, dalla cucina della canonica di San Domenico da dove provengono effluvi pungenti di spezie, ci tiene a ribadire che «chi fa yoga non è vero che non è un buon cattolico, io lo pratico ai fini di una contemplazione generica, per un mio momento di riflessione, non c’entra nulla col mio sacerdozio».

Lo stesso l’allora papa Raztinger in un’intervista rilasciata tempo fa addirittura consigliava di accostarsi allo yoga solo se praticato esclusivamente come una qualsiasi “ginnastica”. Da decenni i monaci Camaldolesi ospitano gruppi di yoga nel loro monastero del Casentino e sono molto aperti e ospitali nei confronti di appartenenti ad altre religioni, come del resto viene richiesto dalla loro regola, formulata dal fondatore San Romualdo. In India pratiche come lo yoga, la meditazione, la lettura di testi come la Bhagavad Gita (testo fondamentale della filosofia dello yoga) si fondono armoniosamente con le loro pratiche cristiane.
La chiesa cattolica ha sempre specificato che «queste proposte o altre analoghe di armonizzazione tra meditazione cristiana e tecniche orientali dovranno essere continuamente vagliate con accurato discernimento di contenuti e di metodo, per evitare la caduta in un pernicioso sincretismo» ma Padre Kiram assicura che la sua fede cattolica è una religione che ha abbracciato a piene mani, in maniera totale e assoluta, mentre lo yoga è solo una “ginnastica”, c’è “discernimento”, assicura. 

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