Natale, il senatore Fusco: «La Lega voti solo le spese indispensabili, prima gli aiuti per il Covid»

Natale, il senatore Fusco: «La Lega voti solo le spese indispensabili, prima gli aiuti per il Covid»
di Massimo Chiaravalli
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Domenica 25 Ottobre 2020, 13:45 - Ultimo aggiornamento: 17:41

«Ho detto ai miei di votare solo le cose indispensabili: dobbiamo pensare prima alle famiglie in difficoltà». E il Natale? «Facciamo quanto necessario per onorare la festa, ma dobbiamo avere una riserva per quello che accadrà col Covid». Incredibile ma vero, il senatore della Lega Umberto Fusco la pensa come l’opposizione. «E ne sono onorato», il che potenzialmente è una bomba sul bilancio.

Senatore, dopo le critiche di Fratelli d’Italia al presidente del consiglio Stefano Evangelista, il capogruppo della Lega Andrea Micci ha sentito l’esigenza di tornare di nuovo sull’argomento per difenderlo.
«Micci è il minimo che poteva fare.

Non si può toccare un organo istituzionale che sta facendo il suo lavoro. Non lo dico io perché potrei essere di parte, lo ha riconosciuto l’opposizione che sta facendo un lavoro straordinario. Bisogna stare un po’ più tranquilli in consiglio comunale».

Da cosa è stata dettata la reazione del meloniano Luigi Maria Buzzi?
«Ho visto che ha mostrato insofferenza perché la maggioranza doveva prendere le difese dell’assessore sul Natale. Ma devo dire una cosa: oggi come oggi si sta parlando del bilancio di una città di 65 mila abitanti: si guardi a quello che sta succedendo nel Paese e nel mondo, ai fatti di Napoli. E’ logico che bisogna pensare pure alle famiglie, alla gente comune che è senza lavoro, senza stipendio, e non può andare avanti».

Dunque qual è il problema?
«Delle forze politiche pensano di investire soldi nelle prossime festività natalizie. Sono cattolico, rispettoso dei nostri valori. Il Natale è la festa più importante, la cristianità è l’elemento principale. Ma credo che si debbano spendere per la normalità, per rispettare la festa, perché è giusto. E poi da contorno le piccole attività che diano un po’ di luce, per viverla in famiglia e nella comunità».

Quale sarebbe una spesa sostenibile in questo momento?
«La cosa migliore è assistere le famiglie che hanno bisogno. Poi non so quanto ci sia a disposizione, principalmente dobbiamo però pensare al supporto a chi è in difficoltà».

E’ lo stesso identico ragionamento dell’opposizione.
«Va bene, ne sono onorato: vuol dire che qualcosa condividiamo. Comunque ho detto ai miei di lavorarci, di autorizzare e votare solo quelle cose che sono indispensabili. Dobbiamo fare in modo di avere una riserva per il futuro, perché questo virus è ancora incerto e bisogna vedere come si riuscirà a venirne fuori. L’amministrazione al primo lockdown si è comportata abbastanza bene. Poi non è detto che se l’opposizione fa una riflessione buona io debba farla per forza diversa. La politica per me è così, se la pensano come me vuol dire che abbiamo vinto. Ma ripeto: oggi la cosa principale è state vicino a chi ha bisogno, non mi interessa di nient’altro».

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