«Sono arrivate nuove segnalazioni: i cittadini lamentano la presenza di storni anche nelle traverse di via Cattaneo e a via Bixio, prima risparmiate dall'invasione», ammette il primo cittadino. Insomma, il sospetto è che gli uccelli, anziché lasciare la città spaventati dal richiamo dei predatori naturali, si siano semplicemente spostati di poche decine di metri. Per capire quale sia la situazione, oggi è previsto un sopralluogo. I tecnici del Comune dovranno verificare dove siano ancora annidati gli uccelli che di notte usano gli alberi come dormitorio.
Questa mattina, intanto, riapre il Paolo Savi, chiuso per due giorni a causa dell'emergenza guano. La Provincia ha ultimato la pulizia straordinaria all'interno del cortile, mentre il Comune si è occupato di sanificare anche la fermata dei bus di fronte all'istituto. «Per evitare che la situazione però ritorni critica, ho chiesto che vengano installati in mattinata altri 5 dissuasori proprio tra la scuola e Porta Romana», annuncia Arena.
Tra domani e dopodomani gli ultimi 5 altoparlanti saranno posizionati nei pressi della stazione ferroviaria. «C'è voluto tempo per recuperare tutti i 12 dissuasori, abbiamo cercato in tutta Italia», rivela. La spesa totale è di 7.500 euro, cui vanno aggiunti circa 2.500 per le pulizie straordinarie che Viterbo Ambiente ha effettuato sinora soprattutto a piazzale Gramsci. «Cacciati gli storni, mano a mano puliremo altre zone. Pulire prima che se ne siano a dati non ha senso», ribadisce Arena.
Intanto, oggi arrivano i rinforzi: un paio di falchi verranno lanciati nei punti più critici per rafforzare gli effetti dei dissuasori. La Provincia la scorsa settimana aveva provato i rapaci al Paolo Savi.
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