Crisi, Micci accetta i rifiuti con riserva. Ennesima proroga di 6 mesi, opposizione in guerra

Crisi, Micci accetta i rifiuti con riserva. Ennesima proroga di 6 mesi, opposizione in guerra
di Massimo Chiaravalli
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Mercoledì 1 Settembre 2021, 06:30

Gli stravolgimenti richiesti non si sono visti, ma la giunta c’è. Laura Allegrini (FdI) è il nuovo vice sindaco, Elpidio Micci (Forza Italia) alla fine si prende la delega ai rifiuti, che accetta con riserva. Non finisce qui però, almeno per l’opposizione: non ha mandato giù lo sgarbo istituzionale di disertare il consiglio straordinario sulla crisi – dove si sarebbe dovuta annunciare la squadra di governo – per presentarla invece alla stampa: «E’ il più grave atto di vigliaccheria politica dal dopoguerra».

Cosa cambia? In casa FdI Allegrini acquisisce i lavori pubblici anche nelle frazioni da Micci e il patrimonio da Paolo Barbieri (Fondazione), che a sua volta recupera i servizi demografici e il Col dalla collega di movimento, Alessia Mancini. Quest’ultima sfila però il centro storico alla Allegrini. Marco De Carolis, meloniano, prende il personale al sindaco Giovanni Arena, ma senza i dirigenti.

E’ l’epilogo di una giornata convulsa, partita con il consiglio saltato e proseguita con la conferenza stampa di Pd. M5S e Forza civica. «Noi – dice Giacomo Barelli – a differenza del sindaco rispettiamo le istituzioni: non potevamo credere la maggioranza gli tenesse il gioco non presentandosi in aula, ovvero alla città. E’ una vigliaccheria indecente, sono senza dignità politica: le conseguenze saranno durissime. Ci saranno azioni dimostrative importanti, informeremo tutte le istituzioni».

Il nuovo fronte politico si apre subito con l’ennesima proroga di sei mesi dell’appalto rifiuti. «Oggi scade – continua Alvaro Ricci, Pd - aggiorneremo la Corte dei Conti. Ma la crisi non è chiusa: ormai si sono rotti equilibri politici e personali. Non troverete un consigliere soddisfatto di questa amministrazione». «Non riescono a tappare una buca – spiega Massimo Erbetti, M5S - e aprono una crisi perché vogliono più potere».

Io carico ce lo mettono i dem Lina Delle Monache e Mario Quintarelli: «Sono attaccati alle poltrone, non alla città», commenta la prima; «Tanto tra un po’ ricominciamo, ogni tot mesi c’è una crisi, ho i miei dubbi che il sindaco arriverà a fine mandato», sentenzia il secondo.

Arena però vede rosa, finita la prima conferenza stampa tocca a lui. «Ero disponibile a fare il consiglio, ma la maggioranza ha ritenuto di non presenziare. E’ stata solo una mini crisi estiva, l’80 per cento dei viterbesi non si è neanche accordo che non c’era la giunta, sulla quale sarò un martello pneumatico, con verifiche settimanali». Su un punto Chiara Frontini (Viterbo 2020) è d’accordo, e qui scatta la terza conferenza stampa: «Se la giunta non c’è i cittadini non percepiscono differenze, se non per i danni che fanno». L’affondo: «Sono incollati alle poltrone con l’attack, incompetenti e bugiardi: se fossimo in America apriremmo l’impeachment. E chi ha causato la crisi ha ottenuto solo qualche contentino».

E Micci? Rientra oggi e sulla carta ha ottenuto ciò che un anno e mezzo fa gli era stato negato: «Ho chiesto al sindaco quattro persone invece delle due che lavorano ora nel settore. Mi ha assicurato che ci saranno, oggi ne parliamo e se avrò la conferma non ho problemi a firmare».

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