Covid-19, nella provincia di Viterbo la curva epidemica sembra stabilizzarsi

Una cartina di Viterbo
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Venerdì 6 Novembre 2020, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 15:23

Restano alti ma stabili entro un range che ormai è lo stesso da una decina di giorni. I numeri della pandemia nel Viterbese oscillano tra i 180 e i 230, attestandosi all’interno di una forbice che si conferma nel tempo. Anche ieri, la curva epidemica ha fatto un balzo in avanti di 196 casi.

“Un elemento oggettivo che – commentano dalla Asl – seppur nell’importanza dei numeri è un segnale di stabilità nel quadro di un laboratorio di genetica che lavora a pieno ritmo, sette giorni su sette e 24 ore su 24”. E dove i tamponi vengono processati con un ordine di priorità non legato alla cronologia di esecuzione bensì alla tipologia dell’utente: prima gli accessi al pronto soccorso e alle strutture sanitarie, quindi i sintomatici e ai contatti stretti dei positivi. Questa organizzazione, che consente di lavorare tra gli 800 e i 1.000 tamponi al giorno, sembra essere la giusta chiave per tracciare e individuare i casi positivi prima che possano a loro volta allargare a dismisura il contagio. Uno scenario che, se confermato nel prossimo futuro anche grazie alle misure restrittive adottate da diversi sindaci a livello locale, potrebbe contribuire a mantenere la provincia di Viterbo tra le zone gialle, senza picchi che invece comporterebbero un inasprimento delle limitazioni.

Nelle ultime 24 ore, sono stati registrati due nuovi decessi di pazienti ricoverati nelle strutture Covid di Belcolle: un 71enne di Civita Castellana e un 78enne di Castel Sant’Elia. Tra i nuovi contagi, spiccano i numeri di Viterbo, con 49 casi, quelli di Nepi con 19, Civita Castellana con 16, Orte con 10, Fabrica di Roma con 9, Vetralla con 8, Bagnoregio e Oriolo Romano con 7.

A Viterbo, i tanti casi di ieri hanno portato, tra l’altro, alla quarantena di due ulteriori classi: la prima e la terza elementare della Concetti.

A Nepi, invece, il primo cittadino Franco Vita continua a rivolgere appelli alla popolazione: “Indubbiamente la situazione si sta facendo preoccupante: siamo arrivati a circa 100 contagiati. Dobbiamo tutti essere responsabili e comportarci, adulti e giovani, in modo da limitare il più possibile la diffusione del contagio”, ripete. E annuncia che non esclude l’adozione di ulteriori provvedimenti (già sono chiuse le scuole per due settimane), d’intesa con la Prefettura e la Asl. “Interverremo anche per contrastare l’assembramento di persone che, nonostante le nostre raccomandazioni, ancora continua”, ribadisce.

Stessa reprimenda la rivolge il sindaco di Tuscania, Fabio Bartolacci, ai suoi concittadini: “Sappiamo di persone in quarantena obbligatoria che escono di casa. Sono quelli che compromettono i sacrifici fatti da tutti i tuscanesi. Non fosse mai che vi incontri io in giro. Intanto – annuncia - i carabinieri e la polizia locale già hanno fatto alcune denunce”. A Bagnoregio il sindaco Luca Profili fa il punto: “Oggi abbiamo 50 casi totali, di cui 22 si trovano all'interno della struttura San Raffale Arcangelo, 14 nelle proprie abitazioni, rintracciati a seguito del giro di test antigenici legati alla casa di riposo. Altri 14 casi nulla hanno a che fare con la struttura”.

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