La Asl non paga i risarcimenti, arriva l’esposto a Corte dei Conti, Regione e ministero

Belcolle
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Sabato 10 Luglio 2021, 07:10

La Asl non paga i maxirisarcimenti, arriva l’esposto alla Corte dei Conti, Regione Lazio e ministero della Salute. E’ la mossa dell’avvocato Angelo Di Silvio che, dopo aver patrocinato alcuni clienti, vincendo cause per malpratica medica, ha notato come l’azienda sanitaria faccia melina quando c’è da aprire i lacci del borsello.

In particolare la Asl di fronte a 4 cause perse con relativi risarcimenti, per centinaia di migliaia di euro, si sarebbe sottratta al pagamenti affermando che si tratta di sentenze non definitive. Quattro i provvedimenti chiamati in causa nell’esposto. Il primo del 2020 il Tribunale di Viterbo condannava la Asl di Viterbo a risarcire la figlia in seguito al decesso del padre della somma di euro 50mila euro; il secondo sempre il Tribunale di Viterbo condannava a risarcire la moglie e i figli complessivamente a 865mila euro. Il terzo al risarcimento per moglie e figlio di una persona deceduta per 200mila euro, e l’ultima condanna è per il risarcimento agli eredi per 155mila e 260mila euro.

«Ebbene - scrive l’avvocato Di Silvio nell’esposto - nessuno dei 4 provvedimenti ad oggi è stato ottemperato». La Asl avrebbe formalmente comunicato di non voler dare seguito al pagamento cristallizzato nelle pronunce provvisoriamente esecutive, sottraendosi all’esecuzione grazie al blocco dei pignoramenti disposto nel decreto Rilancio Italia e già prorogato.

«Ad oggi, a distanza di anni dai fatti che hanno dato origine alla presente situazione, le famiglie coinvolte - sottolinea il legale - e da me rappresentate, nonostante siano finalmente in possesso di un provvedimento giudiziario che riconosce e consacra il grave inadempimento posto in essere dalla struttura sanitaria alla quale si erano affidati i propri cari e nella quale gli stessi hanno, invece, perso la vita, nonostante i soldi spesi per i procedimenti giudiziari, nonostante il grave ed irreparabile lutto subito al quale purtroppo non v’è rimedio, non possono nemmeno ottenere il risarcimento eppure accertato come dovuto».

Per tentare di sbloccare la situazione l’avvocato Di Silvio ha quindi deciso di chiedere l’intervento dei piani alti. «Chiedo - afferma - al ministero della Salute, alla Regione Lazio e alla Corte di Conti che eseguano i dovuti accertamenti nei confronti della ASL di Viterbo per accertare se la stessa ha improntato la propria attività e le proprie scelte decisionali ai principi di buona e corretta amministrazione, al rispetto alla vita ed all’integrità fisica nonché al rispetto ed all’ottemperanza ai provvedimenti giudiziari».

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