«Arsenico nei limiti di legge e tariffe contenute»: la risposta della Talete spa alle fake news

«Arsenico nei limiti di legge e tariffe contenute»: la risposta della Talete spa alle fake news
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Sabato 19 Giugno 2021, 16:24

In crisi, ma non al tappeto. La Talete, gestore del servizio idrico nel Viterbese, tira fuori i numeri e risponde alle accuse che, da tempo e da più parti, vengono mosse. «Abbiamo l'esigenza di fare chiarezza - spiega l'amministratore unico Salvatore Genova - gli attacchi si rincorrono, Talete è stata vessata da notizie non sempre veritiere».

Il numero uno della società, con il presidente della Provincia Nocchi, il dirigente Daniele, Lucentini dell'Istituto Superiore di Sanità e i sindaci della Consulta d'ambito, ha fatto il punto su tariffe, arsenico, investimenti e manifestazione di interesse pubblico. Si parte dall'arsenico e a chiarire ci pensa il dirigente dell'Istituto superiore di sanità, che senza troppi giri di parole afferma che l'arsenico è nei limiti di norma in tutti i Comuni gestiti da Talete. «E' superiore invece - hanno sottolineato - in quei territori gestiti direttamente dai comuni». «Siamo stanchi di essere descritti come un territorio avvelenato - ha sottolineato Nocchi -, qui non c'è nessun parametro fuori norma».

A illustrare potenziali investimenti l'ingegner Daniele che ha visto nel Recovery found la possibilità di usufruire della condotta del Peschiera. Progetto da 300mila euro. E poi le tariffe. «E' stato approvato un aumento del 7% per il 2020, 3,2% per il 2021 e 1,9% per il 2022 e 1,7% per il 2023 - dice l'amministratore unico -.

Qualcuno ha voluto sommare altri voci di costo. Poi se vogliamo fare politica anche su tariffe perché Talete va di moda. Tra l'altro le nostre bollette sono le meno care: Cittadinanza attiva ha calcolato 505 euro annue per il servizio idrico a Viterbo, contro la media di 523, ma a noi risultano 300».

Il problema vero resta quello della morosità. «Talete è una società che garantisce un servizio, ricevendo soldi dalle tariffe - dice ancora Genova -. L'elevata morosità è un problema enorme, che alla fine si ripercuote su chi paga». «La società è in crisi - conclude - e io da amministratore deve percorrere tutte le strade per salvarla. E c'è anche quella di far entrare un privato, perché c'è sì un referendum e una legge regionale sull'acqua pubblica ma di quest'ultima non esistono i decreti attuativi e il referendum non ha avuto seguito. Su questo i comitati speculano e spingono alla morosità».

Tre al momento le manifestazioni di interesse arrivate a Talete per un socio da inserire nella gestione della società.
 

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