Violenza sulle donne, un caso ogni due giorni: solo a gennaio 4 in una settimana

Violenza sulle donne, un caso ogni due giorni: solo a gennaio 4 in una settimana
di Massimo Chiaravalli
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Lunedì 4 Marzo 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 09:44

I militari dell’Arma, senza tanti giri di parole, la definiscono «una realtà allarmante». E dando uno sguardo ai freddissimi numeri riferiti al solo mese di febbraio si comprende il perché: «Ben 16 casi di violenza contro le donne sono stati portati all’attenzione delle autorità giudiziarie». Oltre uno ogni due giorni. Un record negativo di quelli che andrebbero messi subito nel dimenticatoio, ma che invece i carabinieri tengono bene a mente. Anche perché «nonostante le sfide e le difficoltà incontrate nel lavoro quotidiano, resta la convinzione che l’impegno abbia un impatto significativo nel salvare donne dalla violenza e nell’aiutarle a uscire dalla spirale di abuso in cui sono intrappolate contro la propria volontà».

A gennaio in appena sette giorni erano stati registrati quattro casi, ora anche questo report è impietoso: «L’impegno profuso dai militari del comando di Riello e da tutte le Stazioni Carabinieri nel contrastare i reati di genere, specialmente nel mese appena concluso - spiegano - è stato notevole. Lavorando in stretta collaborazione con il Nucleo Investigativo di Viterbo, hanno condotto indagini approfondite» che hanno portato alla luce proprio quella «realtà allarmante», un dato «che richiama urgentemente l’attenzione su un’emergenza sociale che non può essere trascurata».

I militari forniscono inoltre un quadro delle situazioni più comuni. «Spesso queste violenze si verificano in contesti isolati, dove la vittima rischia di essere ancora più isolata e vulnerabile. Di conseguenza, è fondamentale proteggere la privacy delle vittime, evitando di divulgare immediatamente i dettagli dei casi. Tuttavia, non possiamo ignorare la gravità della situazione: 10 casi di maltrattamenti e 6 di stalking, molti dei quali si verificano dopo la separazione. In 7 casi è stato necessario emettere urgentemente il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, con un caso che ha richiesto persino l’allontanamento dalla casa familiare.

In un episodio particolarmente grave, si è giunti all’arresto in flagranza per la violazione di questa misura di protezione, quando un ex partner ha ripetutamente minacciato e tormentato la sua ex compagna. L’intervento dei Carabinieri è stato cruciale anche in situazioni di emergenza, dove la vita delle vittime era direttamente in pericolo».

Citano tre casi, in cui per le vittime è stato necessario il viaggio d’urgenza verso il pronto soccorso. E solo dopo sono riuscite a trovare la forza di denunciare. Si salva qualche fascia di età? «Nessuna». Nazionalità o stato sociale? «La casistica del mese scorso ha dimostrato una varietà e un diffondersi dell’abuso - continuano i Carabinieri - che coinvolge tutti gli ambienti della provincia di Viterbo».

Ultimamente il caso più eclatante è quello del violentatore seriale Ubaldo Manuali, il cui processo è in corso. Secondo i numeri forniti dalla Questura a fine novembre poi, proprio in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, aveva diffuso i numeri della piaga: i casi di violenza di genere per i quali è stato attivato il codice rosso da gennaio a ottobre 2023 erano stati 274, dei quali 50 solo capoluogo. Di questi, 87 hanno riguardato i maltrattamenti in famiglia, 28 le violenze sessuali, 57 gli atti persecutori e 102 le lesioni personali. Nel male, una nota positiva: la diminuzione del 20% in termini assoluti rispetto allo stesso periodo del 2022. Dati che alla luce di quelli di febbraio fanno suonare ancora più forte il campanello d’allarme. Tanto che i Carabinieri sentono il dovere di lanciare un appello alle donne: «Denunciate sempre e subito. Solo così possiamo combattere efficacemente questa emergenza».

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