Umbro-Casentinese, Bagnoregio riaccende l'autovelox. Il sindaco: «Troppi incidenti»

Umbro-Casentinese, Bagnoregio riaccende l'autovelox. Il sindaco: «Troppi incidenti»
di Simone Lupino
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Lunedì 17 Aprile 2023, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 15:16

Dopo circa 2 anni di stop il Comune di Bagnoregio si prepara a riaccendere l'autovelox fisso sulla Umbro-Casentinese, una delle strade più pericolose della provincia di Viterbo. Frequenti gli incidenti qui a causa della velocità. Il controllo funzionerà tutti i giorni.


La voce è iniziata a circolare di recente in paese dopo alcuni sopralluoghi della polizia locale in località La Capraccia, nei pressi della vecchia postazione. Il sindaco Luca Profili, che della sicurezza stradale ha fatto una vera e propria battaglia, conferma: "Sì, abbiamo deciso di riaccendere l'autovelox. La richiesta è stata già inviata alla Provincia, proprietaria della strada. L'iter è in corso. Stiamo lavorando sugli aspetti tecnici. Forse la postazione sarà spostata sull'altro lato della strada". 


"E' per la sicurezza, non per fare cassa - sottolinea Profili -. I dati dei carabinieri dicono che il numero degli incidenti era molto più basso con l'autovelox".  Allora perché fu spento? "A un certo punto venne stabilita una calendarizzazione che ne consentiva un impiego troppo limitato, secondo noi: solo una volta al mese, ciò rendeva il servizio anche insostenibile per i costi". Il sindaco assicura che non ci saranno "imboscate", così come non ce ne furono in passato. "Ricevemmo pochissime contestazioni, la macchinetta era molto ben segnalata".  


Il racconto di Profili è lo stesso di chi vive qui. "Da Montefiascone al bivio di Castel Giorgio la Umbro-Casentinese è quasi tutta dritta, le macchine tendono a correre".

Molteplici le insidie: alberi in banchina, banchine cedevoli, numerose immissioni di stradine private e strade pubbliche secondarie, attraversamenti di animali selvatici. "Il rischio incidenti si moltiplica alla Capraccia per la presenza del centro abitato. Abbiamo dovuto sospendere anche la processione di Sant'Antonio poiché durante il corteo si verificò un incidente con una moto".


Che la strada sia pericolosa lo ricordano le cronache: a marzo dell'anno lo scontro tra due auto nei pressi del bivio di Bolsena a seguito del quale perse la vita una 37enne; a novembre 2020 lo schianto tra una Panda e un gruppo di moto: vittima un centauro di 48 anni. In un anno e mezzo tre morti.
La Provincia ha eseguito interventi al bivio di Bolsena: le isole di traffico sono state rifatte e evidenziate di rosso. "Le condizioni della strada in quel punto critico sono migliorate. Di recente sono state eseguite asfaltature nelle strade intorno e in paese. La Provincia sta lavorando bene", dice Profili. Per la  Umbro-Casentinese è stato approvato da poco un progetto di manutenzione straordinaria per i tratti più ammalorati. Per rifarla tutta servirebbero però molti più fondi statali.

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