Elezioni, le proposte più "folli" nei programmi dei candidati a sindaco per Viterbo

Elezioni, le proposte più "folli" nei programmi dei candidati a sindaco per Viterbo
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 28 Maggio 2022, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 18:30

«Siate affamati, siate folli», diceva Steve Jobs, il fondatore di Apple. Uno che ci aveva visto lungo. Se gli otto candidati a sindaco avranno un briciolo di quella visione è ancora tutto da vedere. Intanto però in ognuno dei loro programmi elettorali c'è qualcosa di "folle", nel senso più jobsiano del termine. A parte la soluzione ai problemi cronici della città, a parte le rispettive visioni sui massimi sistemi - che stanno già ampiamente illustrando in campagna elettorale - ecco alcune delle proposte più particolari dei pretendenti alla fascia tricolore, in rigosoro ordine alfabetico.

Laura Allegrini (Fratelli d'Italia) ha un'idea per decongestionare il pronto soccorso a Belcolle: «Utilizzare a contratto libero professionale medici esterni (di base, pensionati, giovani) per la gestione dei codici bianchi e verdi direttamente in ospedale». Oltre a questo pensa anche agli animali, con un cimitero da realizzare in strada Piazza d’armi. Per quello degli umani invece «il Comune dovrà farsi inizialmente promotore di almeno una associazione di volontari che possa portare un fiore e curare le sepolture abbandonate a se stesse».

Il cinema Genio? Si recupera così: «Deve diventare un hub della cultura che incrocia diversi media e favorisce la collaborazione fra gli enti e la rete degli operatori culturali della città». Infine, la creazione di una struttura per ammirare la Macchina di santa Rosa tutto l’anno e una app per segnalare i cinghiali.

Marco Cardona (Italexit) propone di incentivare le vernici fotocatalitiche e di usare asfalto mangia smog. Punta al rimboschimento dei Cimini e alla limitazione delle aperture dei centri commerciali nel fine settimana. Ma la sua idea più "folle" è l'introduzione di una valuta complementare con rapporto 1 a 1 con l’euro a partire dal 2023, «da non scambiare ma utilizzabile solo nell’economia cittadina, anche in formato elettronico». Quindi ecco la nascita dell’ambasciatore di Viterbo per promuovere le aziende locali, l'intelligenza artificiale e blockchain per la tutela dell’agroalimentare, il ritorno dello spazzino di quartiere, le mense scolastiche gestite dal comune e non più in appalto, un parco per l’allenamento a valle Faul per esercizi a corpo libero.

Luisa Ciambella (Per il bene comune) parte con la visione migliore della città. Il primo intervento: «I cittadini che decorano di fiori e mantengono pulite le loro proprietà vanno incentivati e premiati». E il secondo: «Una direzione progettuale particolare del decoro urbano deve essere rappresentato, dalla street art». Un'idea diversa del cinema Genio? Realizzarci un mercato coperto. «Duplici gli obiettivi: coniugare lo sviluppo del commercio di prossimità alla “rigenerazione sociale”, favorendo il ritorno delle persone in centro città. Un luogo al chiuso dove far incontrare prodotti di qualità, enogastronomia e cultura». Per lei anche un festival europeo dell’età medievale che comprenda teatro, arte, artigianato, tornei e performances varie «in restituzione della cultura medievale nella cornice duecentesca della città».

Carlo D’Ubaldo (Sinistra per Viterbo) punta a introdurre una leva civile comunale, maschile e femminile, e alla cessione delle aree agricole pubbliche dismesse ad associazioni o coop di giovani per produzioni qualificate. Da anotare la sua rivisitazione delle ferrovie: l'amministrazione dovrà impegnarsi a trovare fondi per il «potenziamento e raddoppio della linea Roma - Viterbo, con l'interramento del tratto da porta Romana al Poggino, dove realizzare un nuovo scalo per passeggeri e merci» e quindi per lo «spostamento del tracciato della Roma - Civita Castellana - Viterbo, posizionandone il capolinea in corrispondenza della nuova stazione, unificandola con quela della Roma - Viterbo, eliminando il tratto che impedisce il collegamento diretto tra l'Ellera e Santa Barbara e centro storico, con il recupero di aree da destinare a servizi e verde pubblico».

Chiara Frontini (Viterbo 2020): tanta carne al fuoco.

Qualche flash: elezioni negli ex comuni, una app unica «per segnalare i disservizi, pagare i parcheggi, trasmettere documentazione, accedere alle informazioni turistiche, restare informati su bandi e concorsi pubblici, ottenere chiarimenti sulla raccolta differenziata e non perdere le iniziative culturale e gli eventi futuri». A Valle Faul prevede verde e zero auto, «un grande parco urbano». Cinema? C'è la creazione di un centro multimediale per registrare qui anche gli interni. Il vecchio tribunale in piazza Fontana grande? Diventerà un mercato coperto. Storia della città? Ci sarà «una rievocazione, esatta nella ricostruzione, che ne porti in scena gli atti principali, ambientata, di volta in volta, nei luoghi originali dell’accaduto: dal conclave, all’omicidio di Enrico di Cornovaglia, a piazza del Gesù».

Giovanni Scuderi (Scuderi sindaco per Viterbo) già guarda alle deleghe da assegnare in giunta: ci sarà un assessorato sperifico su santa Rosa, «che abbia lo scopo di valorizzare e far conoscere oltre i confini cittadini il culto della santa». Sulle terme punta alla «acquisizione della titolarità della gestione e del rilascio della concessione termo mineraria dell’intero bacino termale esistente sul territorio del comune di Viterbo il quale, allo stato, risulta frammentato e condiviso con la Regione Lazio». Considerando come sono andate le cose negli ultimi decenni invece l'idea più "folle" è quella di avere finalmente il nuovo piano regolatore.

Alessandra Troncarelli (Partito democratico, centrosinistra): pronti via sulle infrastrutture con il «raddoppio della Cassia nord fino all’Oasi, Fiera di Viterbo» e con lo «storico ricongiungimento di Pratogiardino con piazza della Rocca e museo Rocca Albornoz». C'è pure l'idea di una candidatura Unesco della Tuscia sul tema “Al bordo del vulcano”, che includerebbe anche Gallese, Pitigliano, Orvieto, Civita di Bagnoregio, Bagnaia e Roccalvecce. Il Trasporto straordinario della Macchina di santa Rosa è inserito direttamente nel programma, dove alla voce grandi eventi compare la “Ecclesia viterbiensis” «con opere di Michelangelo, Raffaello, Tiziano, Sebastiano». E i mezzi pubblici avranno corse pure notturne.

Claudio Ubertini (Lega, centrodestra). Tra le idee della coalizione c'è l'adozione di semafori intelligenti, ma anche una «polizza cyber contro gli attacchi informatici, minaccia sempre più presente nelle amministrazioni comunali parallelamente all'informatizzazione di dati e servizi». Sulle infrastrutture vede bene un parcheggio interrato al Sacrario, sul turismo invece pacchetti che siano anche animal friendly. Nel programma inoltre c'è la nascita di un museo della memoria, ovvero «l'allestimento dell'antico rifugio antiaereo lungo il fosso Urcionio a percorso storico culturale».

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