Polizia locale e protezione civile, convivenza difficile al Comando: i sindacati accusano

Polizia locale
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Domenica 5 Luglio 2020, 07:50
Polizia locale e protezione civile, una convivenza difficile. Piovono lettere dei sindacati, che puntano il dito su un presunto conflitto di interessi – definito però «intollerabile e grave» - che lega l’agente Maurizio Scardozzi e il padre Antonio, consigliere comunale con delega alla protezione civile.

La situazione, per quanto emerge dalle missive, è complicata: gli uffici di via Monte Cervino somigliano a una polveriera. La prima lettera risale all’11 maggio, in pieno Covid19, ma il quadro descritto è ancora attuale. A firmarla sono Uil-Fp, Cgil-Fp e Confsal-Fl. Si parla di «personale dipendente ridotto e uffici chiusi al pubblico per mantenere il distanziamento sociale», eppure «all’interno del comando ancora c’è movimento in tutte le fasce orarie di persone non facenti parte della struttura».

E qui i sindacati tirano in ballo la convivenza problematica. A chi è riferito il movimento? «In particolare – si legge – personale della protezione civile, dato che il consigliere delegato e l’attuale unità di personale incaricata per la protezione civile hanno preso possesso dei locali utilizzando sia gli spazi non a loro dedicati che le attrezzature». Secondo le tre sigle dunque ci sarebbe un’invasione di campo.

Individuano però anche un altro problema: «Appare intollerabile e grave il conflitto di interessi e l’evidente interferenza con la politica legata alla circostanza che l’agente di polizia locale, nonché rsu di Diccap-Sulpm è figlio di un consigliere comunale, peraltro delegato proprio alla protezione civile addirittura con apposito ufficio presso il comando stesso e i cui servizi potrebbero essere espletati più efficacemente da personale dei lavori pubblici, come avviene nella maggior parte dei Comuni». La lettera, inviata a prefetto, sindaco, assessore alla polizia locale e comandante, presidente del consiglio comunale e segretario generale, si chiude con la richiesta di spostamento ad altro settore e dirigente.

Da allora la convivenza non è migliorata. Anzi, martedì scorso a palazzo dei Priori è arrivata una nuova missiva, a firma di Uil-Fpl e Feneal-Confsal. Stavolta i destinatari sono sindaco, dirigenti di polizia locale e personale, segretario generale, revisori dei conti e nucleo di valutazione. A giugno sarebbe stata assegnata un’indennità di responsabilità di protezione civile a una unità di personale del comando. I sindacati chiedono il provvedimento di assegnazione, i criteri adottati e perché a chi prima ricopriva analogo incarico, «benché in possesso di provvedimento espresso del dirigente, non è stata mai assegnata tale indennità».

Infine ricordano che tutte le responsabilità di uffici e servizio territoriale sono a capo del comandante, «pertanto qualsiasi riorganizzazione dovrà essere discussa nelle sedi opportune e prevedere eventuali responsabilità per tutti i nuclei presenti». E se non arriveranno risposte, «ci attiveremo a tutela dei lavoratori in tutte le sedi».
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