Polizia locale nel pantano: vigili senza comandante e impegnati sui finti Daspo

Polizia locale nel pantano: vigili senza comandante e impegnati sui finti Daspo
di Renato Vigna
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Martedì 25 Settembre 2018, 12:24 - Ultimo aggiornamento: 19:31
Polizia locale: Houston, abbiamo un problema. Si potrebbe riassumere così la situazione nella municipale di Viterbo. Ancora senza un comandante, in via Monte Cervino regna il caos. E la situazione resterà ingarbugliata a lungo: il primo bando per la mobilità lanciato dal Comune al fine di trovare un nuovo capo si è rivelato un buco nell'acqua. Due soli i contendenti, da Civitavecchia e da Guidonia: uno non è risultato idoneo, mentre l'altro ha rinunciato. Colpa dell'orario di lavoro spalmato su sei giorni, sabato compreso, anziché su cinque.

Che succede ora? «Tra oggi e domani - spiega il sindaco Giovanni Arena - pubblicheremo una nuova procedura di mobilità a livello nazionale. L'avviso resterà aperto per 15-20 giorni». E se anche il secondo tentativo dovesse rivelarsi fallimentare «non resterebbe che bandire un concorso», specifica. Il che allungherebbe ulteriormente i tempi, lasciando la polizia locale in balia di un'incertezza che regna sovrana con il dirigente Mara Ciambella - in procinto di andare in pensione - spesso scavalcata dall'assessora leghista Claudia Nunzi.

Ma che alla municipale serva un comandante lo evidenzia l'affaire Daspo. Che tale non è: l'unico potere in capo agli agenti locali è richiedere l'allontanamento di una persona per motivi di sicurezza pubblica. Il Daspo è di competenza del questore. Il quale finora non ne ha firmato nemmeno uno: né per la donna ubriaca e molesta in via Cairoli, a Santa Rosa; tanto meno per l'ambulante abusivo pizzicato sabato mattina. Quello firmato dal commissario capo Agostino Fanelli, promosso dal servizio vigilanza territoriale, è solo una richiesta di allontanamento. Solo dopo che lo stesso soggetto ne riceva più di una, il questore prende in esame la misura del Daspo urbano. Allora perché gli annunci? Per mostrare il pugno duro e mettersi in mostra di fronte alla area leghista della maggioranza? Così si maligna a palazzo dei Priori.

Persino Arena frena: «Per il secondo episodio devo capire se si tratta di un semplice abusivo o se disturbava la quiete pubblica. Nel primo caso, fare un Daspo mi pare difficile».
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