Omicidio Bramucci, processo con rito immediato anche per gli ultimi due arrestati. Dan Pomirleanu e Alessio Pizzuti presto entreranno nel procedimento, trasformandolo di fatto in un maxiprocesso, dove sono già imputati per omicidio le due mandanti e i due killer. Ovvero la moglie e la cognata di Salvatore Bramucci, rispettivamente Elisabetta e Sabrina Bacchio, e Tony Bacci e Lucio La Pietra. Il gruppo di fuoco si riunirà davanti alla Corte d’Assise già alla prossima udienza. A comunicarlo è stato ieri mattina il sostituto procuratore Massimiliano Siddi durante l’udienza.
Pmirleanu e Pizzuti sono gli ultimi due arrestati dell’indagine per la morte del 57enne di Soriano nel Cimino.
Il 7 agosto 2022 Salvatore Bramucci, noto pregiudicato locale, viene freddato con 6 colpi di pistola mentre è alla guida della sua autovettura in località Acquafredda-Basso della Campana. Dopo appena un mese dal delitto, la Procura e i carabinieri del Nucleo investigativo individuano i killer, Tony Bacci e Lucio La Pietra in carcere e attesa di giudizio davanti alla Corte d’Assise. Poco dopo tocca alla cognata della vittima Sabrina Bacchio che viene arrestata con l’accusa di essere la pianificatrice dell’azione. Appena tre mesi a cadere è stata la moglie di Bramucci Elisabetta Bacchio ritenuta l’ideatrice dell’assassinio. All’appello mancavano solo Costantin Dan Pomirleanu e Alessio Pizzuti. Il primo, compagno di Sabrina Bacchio, avrebbe preso parte alla pianificazione dell’omicidio e sarebbe stato anche il “postino”, colui che avrebbe consegnato i soldi ai killer dopo aver portato a termine il lavoro.
Moltissime le conversazioni captate dagli investigatori, anche dopo che i killer La Pietra e Bacci erano stati già arrestati. «Le sorelle - disse proprio Bacci durante un colloquio in carcere - mi devono pagare. Mi devono dare ancora 3 - 4 piotte per stare zitto. E quella che sta “a palle all’aria” mi deve far ridere tanto. Sennò ti faccio vedere io come vengono con me le sorelle. Così guarda una di qua e una di là». Quasi profetico, visto che le due sorelle ancora non erano state arrestate e vivevano liberamente una a Guidonia e una a Soriano nel Cimino. O ancora: «Ele - scrive la sorella - tutto ok, ma la “visita” costicchia. Il professore vuole 30». Il professore, secondo gli inquirenti è proprio Bacci, e 30 sta per 30mila euro ovvero il costo per “l’operazione”. Elisabetta Bacchio replica alla sorella: «Spero di risolvere senza operarmi, se dio vuole». Si torna in aula il 15 aprile.